I Carabinieri di Vico del Gargano e di Carpino, nel recente periodo, hanno denunciato due agricoltori, con precedenti di polizia, che avevano destinato un loro terreno alla coltivazione di piante di “Cannabis”.
Il Gargano, per le sue caratteristiche, è stato prescelto da coltivatori senza scrupoli, quale territorio che riunisce i requisiti morfologici e climatici, per la coltura di tali piante, da cui si ricavano sostanze stupefacenti. L’area infatti, oltre che per il clima favorevole, presenta molte radure impervie, spesso nascoste dalla circostante vegetazione, raggiungibili solo a piedi o con veicoli speciali.
Al riguardo, i Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano, da tempo, con il supporto del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e dello Squadrone Cacciatori “Puglia”, ha avviato un sistematico monitoraggio del territorio per individuare le aree dedicate alla coltivazione della “Cannabis”.
A seguito della rilevazione dall’alto della mutazione dei luoghi da parte dell’equipaggio dell’Elicottero CC e dell’attività perlustrativa dei “Cacciatori” di boschi e terreni, nei giorni scorsi veniva individuata una coltivazione avviata di recente.
Dopo estenuante attività di ricerca nella macchia garganica di Carpino, durata oltre 7 ore, innanzi ai Carabinieri di Vico del Gargano, Carpino ed ai Cacciatori, appariva un appezzamento di terreno dedicato alla coltivazione di 175 piante di cannabis servito da accurato impianto di irrigazione.
Immediato il sequestro e l’estirpazione dei vegetali, di altezza variabile sino ai 70 cm, il cui fogliame verrà inviato al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, per la valutazione del relativo principio attivo.
Le contemporanee indagini consentivano di denunciare due soggetti con precedenti di polizia, proprietari di una vicina masseria, ritenuti condurre la coltivazione.