Piazzolla: “il programma prevede una graduale rivalutazione
di tutti i pazienti già in carico, in sinergia con le famiglie”
Ha preso il via, su tutto il territorio provinciale, il nuovo servizio di Assistenza Domiciliare Integrata della ASL di Foggia.
Riprese gradualmente le attività sospese durante l’epidemia COVID-19, la Direzione della ASL ha lavorato alacremente con il gestore per definire i protocolli operativi, sia sanitari che amministrativi, propedeutici all’avvio del servizio.
In questa prima fase sono stati già presi in carico i primi 40 pazienti.
“Il mese di agosto – spiega il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla – sarà un periodo di transizione. Dal primo settembre il servizio, che riguarda persone che necessitano di una assistenza di media ed alta intensità, andrà a pieno regime. La ASL procederà ad una graduale rivalutazione di tutti i pazienti già in carico in modo da uniformare i piani assistenziali individualizzati alle nuove modalità prescrittive. La rivalutazione sarà effettuata in sinergia con le famiglie, come sollecitato dalle associazioni dei pazienti”.
Fondamentale sarà, in queste attività, il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che integreranno attivamente le U.V.M. (Unità di Valutazione Multidisciplinare).
La presenza, di volta in volta, del medico di famiglia della persona con bisogni sanitari e sociali complessi sottoposta a valutazione, consentirà di determinare al meglio le necessità specifiche sulla base delle quali disegnare il percorso ideale di trattamento e predisporre, in tal modo, pacchetti di prestazioni calibrati sui bisogni individuali.
Secondo il principio di prossimità delle cure, il nuovo Servizio prevede l’erogazione di prestazioni infermieristiche, riabilitative e sociosanitarie a domicilio a pazienti non autosufficienti. Il tutto supportato dalla tecnologia della telemedicina e del teleconsulto.
Grazie ad un unico coordinamento delle variegate attività, il servizio permette di offrire ai pazienti con un elevato grado di fragilità un’assistenza omogenea su tutto il territorio provinciale che, in qualche caso, era carente.
L’attività, infatti, è erogata sette giorni su sette, in tutti i sessantuno comuni della provincia.
La regia e il governo del servizio sono a capo della ASL attraverso i distretti socio sanitari.
Tutte le attività saranno effettuate in base ad una programmazione pianificata dai distretti che avranno il compito di monitorarne l’erogazione rimodulando, se necessario, i Piani Assistenziali Individualizzati dei pazienti in base alle necessità di volta in volta riscontrate.
Come richiesto anche dalle associazioni, gli operatori sono formati per rispondere in maniera appropriata e mirata alle esigenze specifiche collegate alle differenti patologie.
Durante tutto il periodo emergenziale sarà posta, da parte degli operatori, la massima attenzione alle misure di sicurezza e al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.