Domenica 22 Dicembre 2024

Vincenzo Di Corato un sipontino d’adozione con l’amore per la poesia e la bellezza

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Tra i tanti cittadini che negli anni si sono distinti per l’impegno profuso per la crescita culturale della città ci sono, sicuramente, anche tanti nomi e volti che con il tempo si sbiadiscono nella memoria della collettività. Dietro uno di quei nomi c’è il volto di un poeta per passione, Vincenzo Di Corato. Classe 1928, Di Corato nasce ad Andria ma con la sua famiglia si trasferirà a Manfredonia, città che amerà tantissimo. Suo padre, infatti, era calzolaio e spesso raggiungeva la nostra città, dove aveva molti clienti, qualche anno più tardi deciderà di trasferirsi in riva al golfo dove gli affari andavano meglio. Un piccolo pianoterra di Via Campanile 52 diviene, così, la casa di una numerosa famiglia di nove figli, di cui Vincenzo Di Corato è il primogenito. Da quella piccola casa del centro cittadino papà Riccardo sarà tra i precursori dell’arte presepiale a Manfredonia. Nel 1948, con la prematura dipartita proprio di suo padre, un giovane Vincenzo si trova a dover conciliare il lavoro con il sostegno alla famiglia alla quale rimane sempre legato. La passione per la bellezza e per l’arte si manifestano sin da ragazzo, quando cominciarono le prime lezioni di violino, strumento amatissimo da Vincenzo, con il M° Murgo. L’amore per la musica, che mai abbandonerà nel corso della sua vita, presto verrà affiancato da quello per la poesia. La voglia di scrivere e raccogliere le proprie emozioni cresce ancor di più quando sposa la giovane vedova Nicoletta Barbieri, madre di Rosa, che Vincenzo sostiene da subito come un padre premuroso e con lo stesso amore con il quale accoglierà Michelina, nata dalla nuova unione. Apprezzata sarta ed amante dell’arte e della bellezza, Nicoletta alimenterà le passioni di suo marito. Da quegli anni, e fino alla scomparsa del 2003, Vincenzo Di Corato continuerà a garantire con umiltà e distinta eleganza il proprio impegno in diversi progetti artistici e culturali di respiro cittadino. Con il compianto prof. Michele Melillo, che tanto apprezzava anche gli esperimenti d’incisione sul rame di un artista a tutto tondo, sarà tra i principali sostenitori dell’apertura del Museo Etnografico Sipontino. Il 28 dicembre 2009, a qualche anno dalla scomparsa, la città di Manfredonia celebra una giornata in ricordo di Vincenzo Di Corato, con la presentazione di un libro di sue poesie dal titolo “La foto a segnalibro”. All’incontro presero parte, oltre alle rappresentanze istituzionali del mondo della cultura cittadina, anche l’editore Andrea Pacilli, il professor Italo Magno, lo scultore e pittore Franco Troiano ed il violinista Mario Ieffa. Il 22 febbraio 2010 anche la città di Andria, con una cerimonia tenutasi presso il prestigioso Palazzo Ducale, ha omaggiato Vincenzo Di Corato. La scuola media “Perotto” di Manfredonia, in occasione di un evento dedicato alla scrittura creativa, sempre nel 2010, ha permesso di far conoscere a tanti giovani studenti un poeta ed artista garbato, semplice ed intenso che la città dovrebbe ricordare, sempre.

di Giovanni Gatta

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