Non può esserci elezione senza che il sistema si basi sul rispetto del principio della parità di genere. È il fondamento alla base del decreto legge che il consiglio dei ministri ha varato per rimediare alla decisione del consiglio regionale della Puglia, che nei giorni scorsi ha scelto di non introdurre nella sua normativa del sistema elettorale la doppia preferenza. Tale sistema, in vigore nelle altre regioni italiane, prevede che l’elettore sulla scheda indichi, per la composizione del consiglio territoriale, il nome di un candidato uomo e di uno donna.
Il premier Giuseppe Conte ha voluto modificare quella decisione e, dopo aver lanciato l’ultimatum alla Puglia e dopo aver atteso 24 ore nella speranza che la Regione tornasse sui suoi passi, ha riunito il consiglio dei ministri. All’ordine del giorno un solo punto: la modifica della delibera pugliese sulla cancellazione delle doppie preferenze.
“Rivolgiamo adesso un appello a tutte le forze parlamentari, senza distinzioni tra maggioranza e opposizioni: sarebbe davvero un bel segnale che il decreto legge appena approvato dal Consiglio dei Ministri riunito in seduta straordinaria fosse convertito in legge all’unanimità dal Senato e dalla Camera”, scrive su Facebook il premier dopo il via libera del consiglio dei ministri.
La leva su cui si basa il decreto legge che varato dal Cdm è l’articolo 120 della Costituzione, che attribuisce alle Regioni una serie di prerogative e competenze. Il provvedimento del consiglio dei ministri sottolinerà che la delibera della Puglia è una palese violazione del principio della parità di genere e, quindi, esercitando il potere sostitutivo che la Costituzione attribuisce allo Stato, il governo ha quindi stabilito il sistema della doppia preferenza già in vista delle prossime elezioni regionali del 20-21 settembre.
Il consiglio dei ministri ha anche nominato il prefetto di Bari, Antonia Bellomo, commissario straordinario con la funzione di provvedere “agli adempimenti strettamente conseguenti” per l’attuazione del decreto sulla doppia preferenza di genere nelle Regionali in Puglia.