Abbiamo incontrato il presidente del Windsurfing Club Claudio di Norscia, che ci ha raccontato della 
nascita del club circa 30 anni fa. Era il 1983 quando un gruppo di ragazzi che frequentava il Lido la Sirenetta, si accorse che oltre all’amicizia, li accumunava anche la passione per il surf. Così decisero di costituire un circolo sportivo, il Windsurfing Club. Gli anni ’90 diedero al club l’attuale residenza a Siponto, infatti il gruppo diventava sempre più numeroso al punto che lo storico Lido la Sirenetta cominciava ad essere insufficiente per le necessità sportive, così individuarono a Siponto un lembo di spiaggia libera. Era in uno stato di abbandono totale, ma la voglia e la passione li spinse a lavorare per renderlo più accogliente. Inizialmente l’unico posto al coperto era uno spazio recintato con lamiere di metallo, e 
perciò anche pericoloso, infatti alla prima tempesta di vento è volato via. L’incidente spinse il gruppo a mettere in atto le professionalità per realizzare una struttura accogliente che potesse ospitare degnamente gli amanti di questo sport, anche perché faceva capolino il desiderio di nuove esperienze oltre al surf, come il kitesurf e i catamarani. Oggi i soci sono circa cinquanta e condividono l’obiettivo di divulgare la passione per gli sport nautici. Dal punto di vista prettamente sportivo il club ha organizzato negli anni ’90 diverse tappe della “Tavelonga”, una sorta di Giro d’Italia in surf. Negli anni, le gare sportive di livello regionale e nazionale si sono ridotte, concentrando l’attenzione sulle attività divulgative dello sport, infatti vengono organizzate due gare locali nel periodo estivo, questo anche grazie alla scuola di surf, curata dal tecnico Antonio Cainazzo. Lo spirito giovanile che accomuna i soci del club, permette di guardare al futuro con uno spirito sereno la continuità della vita di questa che, non tutti sanno, è una disciplina sportiva olimpica. “Lo spirito di un ragazzino, che urla di gioia, questo è il surfista sipontino. – Ci confida Claudio di Norcia. – Durante le giornate di vento quando i surfisti solcano con la loro tavola le onde si assiste ad uno spettacolo unico. Vedere questi ragazzini divertirsi con lo stesso spirito degli anni verdi, è fantastico”.
di Antonio Marinaro
