Nel comunicato pubblicato dalla Angel Basket sulla propria pagina facebook il 21 giugno si diceva:”… di certo sappiamo che responsabilità, costi, impegno, per campionati importanti come quelli affrontati finora non faranno parte della programmazione futura della nostra società.” Qualcuno non ha dato il giusto peso a queste affermazioni sperando in uno sfogo della Presidente, Loredana Lillo, che ha firmato il comunicato. Invece la verità, ad oggi, è che la serie C-Gold inseguita e sognata per anni dalla società sipontina e dai suoi appassionati tifosi e ottenuta con una cavalcata che rimarrà scolpita nella mente di chi ha avuto la fortuna di seguirla, non sarà disputata dalla Angel Basket. Non ci saranno più le gare della domenica sera, con il PalaScaloria sempre pieno alla sua massima capienza, i campionati sempre più avvincenti con i sipontini sempre bravi a programmare stagioni di transizione e clamorose vittorie negli anni successivi. La dirigenza sempre attenta a pescare dal mercato gli uomini giusti per un “piazza” sempre ambita e accettata di buon grado da ogni atleta. L’attenzione al budget e al contenimento delle spese è stato sempre un dogma imprescindibile. Tutto finito. Nello stesso comunicato si dice delle sopraggiunte ed imprevedibili difficoltà legate al Covid-19 che hanno messo in ginocchio un’economia locale già in condizioni precarie. Pur ammettendo le citate complicazioni in molti sono convinti che la Angel Basket che negli ultimi dieci anni ha vinto, stravinto, diventando un modello societario ed organizzativo invidiato e copiato, non solo in Puglia, avrebbe certamente resistito al ciclone Covid. Si spera che ci siano margini di ripensamento per una decisione così penalizzante per tutto il territorio. Manfredonia, perde una vetrina, una visibilità ed una squadra che ha sempre dato lustro alla nostra città.
di Antonio Baldassarre