“L’Ufficio del Giudice di Pace di Manfredonia è finalmente, in salvo! Dopo mesi di trepidazioni, audizioni e tavoli tecnici, con uno sforzo ed un impegno evidente, si è, da ultimo, ovviato alla precarietà in cui si trovava ad operare l’Ufficio, mediante l’integrazione dell’organico, da tempo, sottodimensionato”. Questo è quanto dichiarava lo scorso febbraio il Presidente dell’Unione degli Avvocati di Manfredonia, Avv.ta Annarita Armiento. A guastare la festa l’incredibile nota del 25 giugno della Commissione Straordinaria di Mattinata che dichiara di non voler adottare l’atto deliberativo di approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata dell’ufficio del Giudice di Pace di Manfredonia. Le cause: le difficoltà riscontrate nella predisposizione del bilancio del Comune di Mattinata che non hanno consentito di appostare i necessari stanziamenti di bilancio. La Commissione mattinatese, rimette quindi alle valutazioni della nuova Amministrazione Comunale, che sarà scelta nell’imminente consultazione elettorale, l’opportunità di adottare gli atti deliberativi che impegneranno economicamente il Comune per il prossimo quinquennio. Tra il 2011 e 2012, il Governo ha stabilito la soppressione degli Uffici del Giudice di Pace, tra cui anche quello di Manfredonia. Un pesante provvedimento alla luce della diffusa domanda di giustizia con difficoltà per l’intero circondario privo di sedi giudiziarie atte ad amministrare la giustizia civile e penale. La normativa prevedeva che gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, potessero richiedere il mantenimento degli uffici del Giudice di Pace nei rispettivi territori, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo messo a disposizione degli enti medesimi. Nel lontano 2013 si sollevò la manifestazione d’interesse al mantenimento del Giudice di Pace di Manfredonia, mediante accorpamento in forma consortile tra i Comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta, dichiarandosi disponibili a contribuire alle spese di funzionamento. 188 mila Euro la somma prevista annualmente per il presidio di giustizia, ripartito così: € 134 mila per il Comune di Manfredonia, € 29 mila per Monte Sant’Angelo, quasi € 15 mila per Mattinata, € 8.000 Zapponeta ed € 1.100 per le Isole Tremiti che, invero, non ha mai sottoscritto la convenzione non essendo interessata, sia per il numero di provvedimenti prodotti oltre al grande problema logistico, visto che è più facile arrivare a Foggia piuttosto che a Manfredonia. Di questi comuni, oltre a Manfredonia, ha adempiuto agli atti deliberativi solo Monte Sant’Angelo. Si è in attesa di quello di Zapponeta. Mattinata, invece in modo anomalo, si è tirata indietro. Come mai un Comune che come tutti gli altri, per di più commissariato, che necessita di un luogo di giustizia non troppo distante, non ha previsto la spesa? Sarà una questione puramente economica o c’è dell’altro? Gli avvocati dei comuni interessati non hanno accolto di buon grado il colpo di coda di Mattinata, che con quest’atto ritarda oltremodo l’avvio di un ufficio che renderebbe un po’ più facile la vita di tanti avvocati e di tutti coloro che attendono giustizia.
di Giuliana Scaramuzzi