Il periodo estivo è bollente come la campagna elettorale di Emiliano che sta girando in lungo e in largo i territori garganici, inaugurando nuovi Servizi socio-sanitari. Il momento è propizio! Grazie al Decreto Rilancio del governo nazionale sarà possibile ricevere opportuni finanziamenti, potenziando la Rete ospedaliera di Capitanata. Abbiamo vissuto momenti bui a causa dei vari “piani di riordino” regionali e nazionali che hanno tagliato la spesa sanitaria, riorganizzando i cosiddetti “Ospedali Territoriali”, più prossimi alla Comunità. Gli Ospedali di Monte Sant’Angelo e San Marco in Lamis sono stati riconvertiti e quello di Manfredonia? La mannaia dei continui tagli ha spietatamente declassato il “San Camillo de Lellis” ad Ospedale di base e falcidiato i suoi reparti, trasformandolo in un ibrido con alcune specialità complesse. Oggi 16 luglio, il Direttore generale dell’ASL di FG, dott. Vito Piazzolla, e il Governatore Emiliano hanno dato il via al nuovo “Corso” dell’Ospedale di Manfredonia. La struttura di chirurgia generale è stata completamente ristrutturata. Dislocata al secondo piano, occupa circa 500 metri quadri per 20 posti letto, al momento ridotti a 11 per le disposizioni anti-Covid. I lavori sono stati finanziati con 610mila euro. Presto la struttura avrà un nuovo direttore. Dopo quello del Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura si conferiranno gli incarichi di direttore delle “strutture complesse” di Chirurgia generale e di Ortopedia non appena si concluderà la fase concorsuale. I medici e tutti i sanitari dell’Ospedale di Manfredonia continuano da sempre a garantire ottime performance, lavorando con turni massacranti a causa dell’esiguo numero di personale al fine di soddisfare la domanda di “cura” dell’esteso bacino di utenza che interessa tutti i paesi del Gargano e di quelli dei Monti Dauni.
Asserisce Piazzolla ed Emiliano “In tutta la Capitanata sono stati implementati 600 posti letto, di cui 40 a Manfredonia, passando dagli attuali 120 pl a 160 pl.” Nel primo pomeriggio è stato inaugurato il Reparto di Senologia trasferita al piano rialzato. Oggi è ospitata in locali di circa 200 metri quadri, completamente ristrutturati e dotati di un mammografo tridimensionale e di ecografo di ultima generazione. I lavori, conclusi da poco, sono stati realizzati con un finanziamento di 500mila euro di fondi europei. L’unità operativa, oltre ad erogare prestazioni di senologia clinica, effettua sedute di screening di primo e secondo livello. Per ridurre l’attesa causata dall’emergenza Covid, il Servizio di Ginecologia dell’Ospedale di Manfredonia si coordinerà con quello del “Tatarella” di Cerignola, per attivare presso il “San Camillo” sedute operatorie ginecologiche, con cadenza settimanale, secondo il principio di prossimità. Sarà anche attivato, un’unità di degenza di riabilitazione non appena sarà reclutato il personale sanitario necessario. Essa è dislocata al secondo piano (ex reparto di ginecologia). Piazzolla conclude “A breve partirà a Manfredonia anche un servizio di day service e di day surgery multidisciplinari in cui sarà possibile effettuare, in setting ambulatoriale, interventi chirurgici minori di chirurgia generale, oculistica, ginecologia e urologia”. Per quanto attiene il progetto di Terapia sub-intensiva da implementare nell’Ospedale di Manfredonia e presentato in Regione a Marzo “si è in attesa della risposta da parte del Governo centrale” rispondono Emiliano e Piazzolla. Se però i progetti non vengono adeguatamente sostenuti si rischia di perdere i finanziamenti. Dobbiamo attendere una nuova pandemia per attivarli? L’Ospedale di Manfredonia avrà più posti letto che non possono rimanere “vuoti”. Occorre ristabilire la fiducia tra Territorio ed Istituzioni affinché i Servizi sopravvivano e continuino a svilupparsi. Oggi la popolazione di Manfredonia era completamente assente… le Associazioni e i Comitati, in questo periodo, dovranno essere più incisivi e compatti nella difesa dei Servizi Ospedalieri.
Grazia Amoruso