Lo scorso 10 giugno la Commissione Straordinaria ha deliberato l’estensione della ZTL (Zona a Traffico Limitato) al porto commerciale di Manfredonia. Dopo la realizzazione della piazza antistante Largo Diomede, ancora da denominarsi, il porto commerciale è entrato quasi di diritto a far parte del tessuto urbano, in quanto la piazza suddetta è destinata ad isola pedonale. Ma la strada che divide la piazza da Lungomare Nazario Sauro è spesso molto trafficata visto che viene utilizzata anche come parcheggio. Per questa ragione il Comune di Manfredonia ha stilato una convenzione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, che dal 2017 è subentrata all’Autorità Portuale di Manfredonia, e la Capitaneria di Porto per effettuare degli interventi finalizzati al controllo automatizzato degli accessi degli autoveicoli nel Porto Commerciale tra il molo di Levante e quello di Ponente. Questo al fine di garantire le condizioni di sicurezza sia nello svolgimento delle attività portuali che l’utilizzo da parte della comunità delle aree riqualificate. Per questa ragione si è stabilito di estendere all’area portuale il sistema di telecontrollo tramite i varchi come già in uso nelle zone a traffico limitato della città con l’installazione di tre telecamere, una per ogni ingresso dei porti. Già nel 2019 la Commissione straordinaria aveva deliberato un accordo che stabiliva l’estensione dei varchi all’area portuale, ma a seguito dei vari incontri tra Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Capitaneria di Porto e Comune di Manfredonia si è ritenuto necessario modificare in parte la convenzione già approvata, ridefinendo adempimenti, attività e oneri di competenza di ciascun Ente. Il Comune di Manfredonia curerà la progettazione dell’estensione della ZTL. L’acquisto, l’installazione e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli apparati tecnologici necessari all’estensione della ZTL agli ambiti portuali, sarà a carico dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. L’attività di controllo nell’ambito portuale relativamente al rispetto delle norme del Codice della Strada e dell’Ordinanza della Capitaneria di Porto sarà assicurata dalla stessa Autorità Marittima e dal Comando di Polizia Municipale. Per quanto riguarda gli accessi ai porti, salvo cambiamenti, secondo l’ordinanza n.2 del 2011 della Capitaneria di Porto di Manfredonia, tutte le aree portuali, sono da considerarsi “cantiere di lavoro”, viste le operazioni particolari che in esse si svolgono e, comunque, aree sottoposte a controllo doganale e di finanza, poiché di fatto costituiscono il primo accesso in territorio italiano per le navi e le persone trasportate. Quindi l’accesso ai porti avviene a rischio e pericolo di chi vi entra, e per questa ragione deve essere forzatamente limitato solo a coloro che vi espletano attività lavorativa o istituzionale e a coloro che vengono espressamente autorizzati per finalità riconosciute compatibili con gli usi del demanio marittimo portuale. Le Autorità competenti rilasciano gli appositi permessi di accesso dopo aver valutato l’esistenza delle circostanze predette e l’idoneità dei mezzi e delle persone che lo richiedono. Inoltre, possono accedere alle aree portuali del porto commerciale, a piedi, tutti coloro che sono interessati alle attività presenti nelle aree portuali o coloro che devono recarsi presso gli Uffici Pubblici (Capitaneria di Porto, Dogana, ecc.) e presso gli Uffici o sedi di imprese, ditte ed agenzie, con l’obbligo di utilizzare le corsie delimitate per il transito pedonale. Dunque, per chi si è scandalizzato alla notizia che i porti saranno interdetti a autoveicoli e persone, sia chiaro che le regole non sono cambiate, però forse adesso saremo obbligati a rispettarle.
Mariantonietta Di Sabato