Per il prossimo 15 giugno, il “Movimento Nazionale Infermieri” sta organizzando un Flash Mob pacifico e apartitico, a San Giovanni Rotondo in piazza dei Martiri (davanti al comune) dalle ore 10 alle ore 11, per chiedere il giusto riconoscimento per la categoria professionale, una di quelle che con i medici più si è spesa nella lotta al Covid 19. Gli infermieri scenderemo in piazza, “vis-à-vis” con i cittadini, con un paio di jeans, una maglietta bianca, una mascherina con la scritta infermiere e in mano un palloncino biodegradabile in memoria dei colleghi/parenti che non ci sono più.
La promotrice del Flash Mob a San Giovanni Rotondo, è Silvia Villani, infermiera dell’unità operativa della Geriatria a Casa Sollievo della Sofferenza. “ Chi mi conosce sa con quanta dedizione e scrupolo opero all’interno del mio lavoro, da sempre con cappellino, guanti e mascherina chirurgica perché ogni paziente potrebbe essere un potenziale focolaio… ma non è bastato per proteggere me e le persone più importanti della mia vita, la mia famiglia, da questo virus vigliacco!” Silvia è una donna molto forte e altruista che attraverso questa manifestazione vuol far sentire la voce “degli eroi dimenticati”. “Con gli operatori socio sanitari mettiamo i pazienti a letto, posizioniamo accessi venosi , eseguiamo prelievi ematici , elettrocardiogrammi, insomma ci occupiamo dell’assistenza in toto, ma se non veniamo tutelati ci ritroveremo ad essere noi stessi pazienti e a non poter più dare il nostro contributo. Mi sto confrontando anche con una realtà piuttosto dura, ovvero, tutto il supporto che ho avuto attraverso i social e le telefonate di parenti , amici, e conoscenti nel periodo Covid, oggi mi si è rivoltato contro! Quella stessa gente, e per fortuna non tutta, oggi, ha paura di noi, ci ritengono untori e mi chiedo che fine abbiano fatto gli eroi tanto decantati da tutti, forse si sono dissolti in una bolla di sapone…”. L’infermiera è un fiume in piena e rivendica l’orgoglio di una professione che senza tema di smentita, ha subito negli ultimi anni, ogni sorta di umiliazione mentre contemporaneamente ne crescevano le richieste di preparazione, studio e responsabilità.
“Noi che oggi abbiamo paura di stare in mezzo alla gente perché percepiamo la loro diffidenza, Noi che abbiamo lavorato anche quando avevamo un riposo, Noi che abbiamo visto di cosa è capace questo virus , Noi che dopo 9 ore con la mascherina FFp2 torniamo a casa con i segni sul nostro viso, Noi che anche con la paura addosso abbiamo indossato la tuta con coraggio e abnegazione e siamo entrati nelle stanze dei pazienti, Noi che abbiamo pregato davanti a quei corpi freddi senza la presenza e il conforto di un parente, Noi che prima di essere operatori sanitari siamo persone, mamme, papà, figli, adesso siamo stati dimenticati e accantonati.”
Da questo forte desiderio di riscatto sociale e professionale nasce l’impegno di Silvia con il “Movimento Nazionale Infermieri”.
In ultima battuta, l’infermiera ci tiene a lanciare un appello a tutti i suoi colleghi: “La partecipazione al flash mob da parte di tanti infermieri del territorio, è fondamentale per dare voce, in maniera incisiva, ad una professione stanca, demoralizzata e maltrattata ma mai arresa. Vi invito a iscrivervi al nostro gruppo Facebook “Flash Mob infermieri San Giovanni Rotondo e provincia” per poter organizzare al meglio la manifestazione. Il 15 giugno tutti insieme si può e si deve fare“.
Stefania Consiglia Troiano