Giovedì 26 Dicembre 2024

“Ripristinare legalità e sicurezza a Borgo Mezzanone”: i rappresentanti M5s di Capitanata chiedono incontro al Prefetto di Foggia

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“La cronaca di ieri ci racconta di un nuovo episodio di violenza all’interno del ghetto di Borgo Mezzanone: un accoltellamento che va ad accrescere il numero di episodi criminosi che si consumano in un’area da cui la legalità è bandita. Un episodio che rende ancor più urgente la richiesta di incontro che abbiamo inviato al Prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, per discutere della situazione dell’ex CARA e dell’insediamento cosiddetto “Pista”.”

Così, Rosa Menga, deputata foggiana M5s, che insieme a tutti i deputati e senatori M5s di Capitanata, all’europarlamentare Mario Furore e alla consigliera regionale Rosa Barone chiede di conoscere i tempi e la natura degli interventi che si intende porre in essere in merito all’ex Centro di accoglienza richiedenti asilo (CARA), la cui attività si è interrotta l’1 maggio scorso, nonché dell’adiacente baraccopoli abusiva c.d. “Pista” di Borgo Mezzanone.

“Come è ben noto – scrivono gli esponenti M5s nella lettera al Prefetto – la sicurezza della borgata rappresenta un’emergenza per il nostro territorio, soprattutto alla vigilia delle campagne di raccolta di prodotti agricoli, che da sempre vedono il moltiplicarsi degli abitanti della baraccopoli e ciò costituisce terreno fertile per le illegali attività di caporalato e sfruttamento della manodopera, oltre che del traffico di stupefacenti e dello sfruttamento della prostituzione.”

Alla base della richiesta di incontro c’è la volontà di essere informati “circa le operazioni di sgombero già compiute nei mesi scorsi, nonché della possibilità di procedere ad ulteriori e più ampi interventi di ripristino della legalità nella baraccopoli abusiva più grande di Capitanata”. Una richiesta motivata anche dal timore, tutt’altro che infondato, che gli edifici rimasti vuoti dopo lo sgombero, diventino oggetto di occupazione abusiva e vadano ad ampliare il perimetro di quella terra di nessuno che è l’ex “Pista”.

Per evitare che delinquenza, illegalità e malaffare dilaghino indisturbati, mettendo ancora più a rischio la sicurezza nella borgata, i pentastellati chiedono al Prefetto di avere una stima del numero dei migranti, irregolari e non, che attualmente occupano la baraccopoli e conoscere, più in generale, il piano di riconversione della struttura dell’ex CARA e di bonifica dell’intera area.

Risolvere la situazione dell’ex CARA e del ghetto è un’urgenza che va oltre la mera ideologia politica. Occuparsi di quell’area non significa occuparsi solo dei migranti, ma anche e soprattutto di sicurezza, ordine pubblico e legalità per tutti coloro che ci vivono.

“Sentiamo il dovere – concludono – di promuovere una proficua collaborazione tra i diversi livelli istituzionali affinché tale, ormai annosa, questione possa essere affrontata e risolta per il bene della Capitanata e dei suoi abitanti.”

 

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