Giovedì 21 Novembre 2024

Tutti pazzi per la Puglia. Sarà l’anno del turismo endogeno?

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Da qualche anno la Puglia è diventata la protagonista indiscussa del turismo italiano, con numeri di presenze, arrivi e ricerche online che sono cresciuti esponenzialmente. Un exploit che ha portato la nostra regione a diventare la regina soprattutto del turismo estivo. Nel 2019 la Puglia, infatti, è stata la regione con più presenze turistiche tra giugno e settembre, seguita da Sicilia e Toscana. Ad aumentare l’appeal pugliese, poi, hanno contribuito i tantissimi riflettori accesi su questa terra, le centinaia di pellicole cinematografiche girate negli ultimi anni e le continue notizie di star di Hollywood che si stanno sposando o hanno preso casa da queste parti e, ancora, il prestigioso “New York Times” che in diverse occasioni ha esaltato la Puglia in tutto il mondo. Dal Gargano, alla penisola salentina, dalla Valle d’Itria alle Isole Tremiti, senza dimenticare le località interne della Murgia e dei piccoli borghi del Subappennino. Insomma, quella del turismo in molte aree della nostra regione è diventata una vera e propria industria pulita, anche grazie alla qualità delle acque di balneazione, che in Puglia quest’anno sarebbero eccellenti nel 99,7% dei casi, ex aequo con la Sardegna. Nonostante gli importanti numeri registrati, però, pare che i pugliesi conoscano davvero poco la propria regione. La scorsa settimana ha fatto tanto discutere quello che è emerso nel corso della trasmissione televisiva “Il graffio”, secondo la quale anche 7-8 pugliesi su 10 non conoscerebbero abbastanza bene la regione nella quale vivono. Ma c’è di più, in molti casi gli intervistati nel corso della trasmissione non hanno saputo neanche rispondere a semplici domande sui luoghi simbolo della propria città. Una tendenza, quella pugliese, che ha portato Loredana Capone, assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, a sostenere che anche in questa regione “mai come quest’anno dobbiamo riscoprire le bellezze di casa nostra favorendo un turismo di tipo endogeno e sfruttando l’opportunità di conoscere luoghi eccezionali dal punto di vista storico, paesaggistico, culturale ed enogastronomico non lontani da noi”. Certo, la prossima stagione estiva sarà per molti versi la più difficile di sempre nel nostro Paese, con cali di presenze che non risparmieranno neanche le spiagge del Gargano, dove numerosi albergatori hanno deciso di rimanere ancora chiusi a causa del clima di generale incertezza. Intanto, nella confusione generata dalla pandemia COVID, i primi dati sulle prenotazioni in Italia hanno già posto la Puglia in cima alle preferenze degli italiani. La speranza è che il turismo endogeno possa aiutare il comparto turistico a contenere il tracollo e che la città di Manfredonia possa presto cominciare a rialzarsi e a vivere il riscatto e quella primavera che il resto della Puglia e del Gargano già stanno vivendo da tempo, da quando noi eravamo impegnati a svendere la nostra città, promettendole un futuro più roseo rivelatosi, però, peggiore di qualsiasi previsione.

di Giovanni Gatta

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