Finalmente con le ordinanze del Presidente della Regione Puglia del 17 del 24 Maggio scorsi, che hanno fatto chiarezza sulle le modalità di riapertura delle attività economiche e produttive, a partire dal 25 Maggio è consentita l’attività di balneazione. Gli imprenditori balneari si sono subito messi al lavoro. Certo in grande ritardo sulla tabella di marcia solita che prevedeva la riapertura degli stabilimenti dal 1 Giugno, ma con tanta voglia di ripartire e di dare il via a questa travagliata estate 2020. Infatti, in tempi strettissimi i detentori delle concessioni demaniali hanno dovuto preparare il nuovo layout dell’area a loro disposizione nel rispetto delle regole stabilite dall’ordinanza, seguendo le linee guida per la riapertura delle attività. Le restrizioni e le linee da seguire sono tante e articolate: recinzioni che impediscano il passaggio da un lido all’altro (anche se il fronte mare resta libero al transito), steward di spiaggia addetti ad illustrare ai clienti le misure di prevenzione da rispettare, prodotti igienizzanti a disposizione dei clienti, eventuale controllo della temperatura corporea; è vietato, inoltre, l’uso delle cabine, mentre spogliatoi e bagni devono essere sanificati dopo ogni uso; stessa cosa vale per lettini, sedie a sdraio, ombrelloni, attrezzature galleggianti: vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione delle attrezzature della spiaggia deve essere garantita ad ogni fine giornata. Ma il punto più importante, e per molti anche limitante, è quello della riorganizzazione degli spazi per evitare assembramenti e assicurarsi che i clienti possano tenere la distanza di almeno un metro l’uno dall’altro. Si dovranno quindi organizzare percorsi separati di ingresso e uscita, gli ombrelloni dovranno essere distanziati tra loro in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 di spazio per ogni ombrellone. Inoltre tra gli ombrelloni si devono prevedere passaggi per poter raggiungere la riva o i servizi comuni senza doversi avvicinare troppo alle persone. Questa ultima regola, sicuramente necessaria, è quella che ha provocato maggiore preoccupazione. Infatti, se a Siponto e sulla spiaggia della Riviera Sud gli operatori non hanno avuto nessun problema con il distanziamento degli ombrelloni, avendo a disposizione ben 20 m2 per ombrellone, a Manfredonia per mettersi in regola hanno dovuto ridurne il numero. Infatti, gli operatori balneari del litorale di Manfredonia, per poter accontentare quanti più clienti possibile non hanno montato le cabine, comunque vietate, per poter utilizzare questo spazio per distanziare gli ombrelloni, ma questo non è bastato a sistemare lo stesso numero di postazioni. In base allo spazio a disposizione i lidi della nostra spiaggia hanno dovuto ridurre il numero di ombrelloni mettendone dal 35% al 15% in meno. La riduzione dei posti non graverà sui prezzi, ma gli ombrelloni saranno riservati al solo nucleo familiare, quindi non si potranno condividere con altre famiglie, come alcuni sono soliti fare. Se i lidi sono in qualche modo regolamentati e i posti ombrellone già distanziati, altro discorso si deve fare per le spiagge libere. Qui sarà molto importante l’informazione e la responsabilizzazione individuale di chi le frequenta nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Saranno apposti dei cartelli che informano sulle misure per il contrasto del contagio e nel decreto viene suggerita la presenza di addetti alla sorveglianza per controllare che vengano mantenute le dovute distanze. Gli operatori che abbiamo contattato, nonostante tutto, si sono dichiarati entusiasti di ripartire. “Certo ci saranno più problemi, – ci ha riferito Patrizia Salice del Lido Aurora Lato Sud – ma rimaniamo ottimisti perché facendo tutto nel rispetto delle regole, con la professionalità e l’attenzione che ci contraddistingue, riusciremo a recuperare una stagione che sembrava ormai persa. Abbiamo il dovere e il piacere di ripartire. Penso di parlare per tutti i miei colleghi balneari dicendo che sono sicura che andrà tutto bene e saremo più forti di prima”. All’entusiasmo degli imprenditori balneari, purtroppo, non corrisponde la collaborazione del Comune di Manfredonia. Infatti, da lungo tempo i balneari richiedono a gran voce che venga concessa la proroga delle concessioni demaniali marittime fino al 2033, come stabilisce la legge n.145 del 2018, come è stata concessa a Bari, Vieste, Mattinata e altre città a connotazione turistica. La commissione straordinaria del comune di Manfredonia ha giustificato la mancata proroga spiegando che non essendo ancora scadute le concessioni, si è ancora in tempo per attendere le linee guida dal ministero, in quanto questa legge è in contrasto con la normativa comunitaria che non consente le proroghe. Gli imprenditori balneari, dal canto loro, sono pronti e, nel momento in cui sarà concessa tale proroga, verseranno il 2% di imposta di registro sull’intero canone per poter mettere così al sicuro il loro lavoro nei prossimi anni e al tempo stesso dare garanzie alle banche per eventuali finanziamenti, tenendo conto che gli introiti di questa stagione, viste anche le spese di sanificazione, dispositivi di protezione e personale in più, non saranno pari a quelle degli scorsi anni. A noi utenti delle spiagge, che siano libere oppure no, non resta che adeguarci al rispetto di tutte queste regole, non solo per evitare un’altra ondata di contagio, che riporterebbe alla chiusura di tutto, ma anche per la considerazione in cui teniamo gli operatori turistici che si sono adeguati a tutti i dettami del decreto per fornirci servizi importanti e per permetterci di continuare a vivere all’aperto godendo della bella stagione. Buon lavoro a tutti!
di Mariantonietta Di Sabato