Abbiamo tutti verificato quanto l’emergenza COVID 19 abbia stressato il funzionamento del sistema sanitario e fatto avanzare nuovi bisogni di approvvigionamento di competenze e risorse umane. Per far fronte ad una richiesta inattesa, per quantità e qualità, il Governo ha consentito il ricorso a misure straordinarie per soddisfare in tempi rapidi le necessarie esigenze di personale.
Nonostante questo, non sono poche le scelte assunte dalla Asl di Foggia che finora hanno necessitato di svariate e robuste correzioni di rotta o che hanno generato confusioni e incertezze. Ultima, in ordine di tempo, la decisione di indire, in data 6 maggio, un avviso pubblico per una manifestazione di interesse rivolta ai Tecnici di Laboratorio Biomedico, per far fronte alle necessità dettate dall’emergenza. Un avviso, a nostro giudizio, molto discutibile, considerato che non prevede valutazioni né di titolo, né di merito. L’unico requisito richiesto è la velocità nella presentazione della domanda.
Noi riteniamo, diversamente dal direttore Piazzolla, che per reclutare il personale necessario si possa e si debba utilizzare la graduatoria frutto della selezione di Tecnici di Laboratorio approvata a settembre. A rafforzare la nostra richiesta vi è il fatto che altre Asl pugliesi, in presenza del medesimo bisogno, abbiano scelto di attingere proprio dalla graduatoria di Foggia. C’è un evidente squilibrio nell’individuazione dei criteri di selezione, e molti dei professionisti in lista sollecitano legittimamente un intervento che ripristini un metodo più giusto e trasparente.
Per queste ragioni, chiediamo al Direttore della Asl il ritiro di quell’avviso e la chiamata secondo graduatoria, da effettuare in tempi brevissimi, per rispondere non solo ad un obbligo di correttezza amministrativa dell’Asl di Foggia ma anche all’urgenza che aveva reso necessario l’ulteriore reclutamento.
Gianluca Ruotolo
Segretario Provinciale Articolo Uno Foggia