Venerdì 27 Dicembre 2024

Economia: il digital per ripartire. Perché internet è nel futuro, anche nelle aziende

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 Ogni periodo difficile ha sempre portato con sé delle soluzioni rivoluzionarie che hanno cambiato la storia. Questo è un concetto molto caro a chi punta tutto sul digital per ripartire, anche per quanto riguarda il mondo delle aziende.

L’Europa sta provando a progettare un virtuoso e sempre più necessario (ma ancora troppo parziale) ‘Green Deal’ (lo ha fatto prima dell’esplodere della pandemia, speriamo che ora non si fermi tutto), e quindi una ‘riconversione verde’ capace (pensiamo solo alla manutenzione del territorio e alla efficienza/efficacia ambientale da accrescere in ogni atto di produzione e di consumo), di generare milioni di posti di lavoro; ‘utili socialmente’ per ridurre la disoccupazione e ‘utili ecologicamente’ per farci più sostenibili verso la ‘casa comune’ – perché non immaginare anche un ‘New Deal’ sociale e culturale, sulla falsariga di quello di Roosevelt degli anni ’30 del secolo scorso.

È necessaria la consapevolezza degli impatti, delle opportunità e delle minacce che comportano i nuovi scenari aperti dai processi trasformativi attuati da elementi come i big data, l’intelligenza artificiale, l’internet of things, i social media, la sharing economy, Blockchain, Industry 4.0 e tanti altri concetti. Ma soprattutto consapevolezza del reale senso della dinamica trasformativa della rivoluzione in corso.

 

I big data

Il futuro delle aziende porta dritto verso i big data. Raccogliere e saper leggere tutte le informazioni racchiuse in uno scontrino, in un Pos, in un codice a barre o in una mailing list non è più appannaggio di pochi colossi internazionali dello shopping online o della grande distribuzione. Basta avere gli strumenti tecnologici giusti con la consulenza di un buon analista e ogni impresa italiana, anche la più piccola, oggi può cambiare le sue strategie commerciali.

Il termine “big data” si riferisce a dati informatici così grandi, veloci o complessi, difficili o impossibili da elaborare con i metodi tradizionali. L’accesso e la memorizzazione di grandi quantità di informazioni su cui effettuare analisi sono attività disponibili da molto tempo. Ma il concetto di big data ha acquisito uno slancio solo all’inizio degli anni 2000, quando l’analista di mercato Doug Laney ha articolato l’attuale definizione di big data come “le tre V: volume, velocità e varietà.

L’importanza dei big data non ruota intorno alla loro quantità ma al loro utilizzo. Ad esempio, è possibile accedere ai dati provenienti da qualsiasi fonte, analizzarli e trovare risposte che consentano 1) di ridurre i costi, 2) di accorciare le tempistiche, 3) di sviluppare nuovi prodotti e ottimizzare le offerte e 4) di prendere decisioni più smart. Con la combinazione di big data e analytics, infatti, si possono ottenere risultati molto importanti, per le diverse aziende pugliesi, italiane e mondiali.

 

Il cloud

Un altro strumento su cui puntare è, senza alcun dubbio, il cloud computing. Si tratta di un vero e proprio cambiamento epocale: le aziende non acquistano più licenze software da installare in locale sui PC, ma “affittano” questi stessi servizi e li utilizzano sul web, sfruttando una normalissima connessione a Internet. Esempi di cloud computing sono l’archiviazione di file online (Dropbox, Google Drive, OneDrive), applicativi d’ufficio utilizzabili dal browser (la suite di Google Docs) e applicativi di messaggistica (Slack, Workplace by Facebook e Microsoft Teams).

Secondo diverse ricerche, il volume d’affari degli investimenti in soluzioni cloud ha già sfondato la soglia del miliardo di euro e mostra margini di crescita più che significativi: secondo il rapporto dell’Osservatorio Cloud & Ict as a Service redatto dalla School of Management del Politecnico di Milano, nel 2017 gli investimenti sono cresciuti del 37% rispetto all’anno precedente, con percentuali di adozione che vanno dal 35% delle piccole imprese al 52% delle medie.

A spingere le piccole e medie imprese del nostro Paese sulla nuvola non sono solamente gli incentivi previsti nel Piano Industria 4.0. L’adozione di soluzioni cloud permette di efficientare i processi interni dell’azienda, rendendo le risorse accessibili da qualunque dispositivo dotato di connessione alla Rete. Indipendentemente da dove ci si trovi e dall’orario, sarà possibile consultare documenti e file di lavoro, accedere all’agenda comune, utilizzare applicativi e gestionali altrimenti disponibili solo attraverso il PC dell’ufficio.

L’adozione del cloud, insomma, è fondamentale anche nell’ottica dello smart working, ma anche per tutte le altre attività che si possono fare sulla rete. Già oggi, infatti, la rete è sempre più utilizzata da tutti visto che c’è chi lo utilizza per vedere le partite di calcio in streaming quando è fuori casa, oppure chi per giocare nei momenti liberi su siti come casino Casino777.

In questo modo una PMI avrà a disposizione uno spazio di archiviazione nel quale i suoi dipendenti potranno salvare tutti i file che vorranno e poterli così aprire ovunque si trovino. Per poter consultare l’ultimo listino prezzi o modificare la bozza di un documento da inviare al cliente basterà essere connessi a Internet, indipendentemente dal dispositivo che si sta utilizzando.

Articolo presente in:
Dall'Italia

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