Giovedì 21 Novembre 2024

“La situazione di Manfredonia è ad un livello igienico sanitario inaccettabile e pericoloso per la sicurezza e la salute umana”

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Riceviamo e pubblichiamo 

Secondo quanto dichiarato dal Commissario Prefettizio dott. Vittorio Piscitelli, Manfredonia dovrà ancora per molto tempo fare salti mortali per mantenere il bilancio entro i limiti imposti e l’emergenza sanitaria del covid-19 potrebbe diventare l’alibi per non affrontare l’emergenza igienico sanitaria che si presenta ai nostri occhi quando praticando lo struscio, ultimo baluardo delle nostre antiche abitudini, arrivati all’altezza della villa Comunale, una volta chiamata “Parco della Rimembranza”, che circonda il nostro meraviglioso Castello Svevo Angioino, ci rendiamo conto di quanto sia difficile barcamenarsi tra feci di animali, rifiuti, siringhe infette ed ogni altro ben di Dio. A ciò si aggiunge lo spettacolo non meno edificante del verde pubblico costituito da alberi malati che cadono ad ogni ondata di maltempo che colpisce la nostra città. Ormai sono tanti gli alberi che non potati in modo corretto costituiscono imminente rischio per l’incolumità della sicurezza dei tanti cittadini che soprattutto nel periodo estivo si riversano in quell’area che una volta era il fiore all’occhiello della nostra città e dei tanti turisti che arrivati nei pressi della Villa Comunale, chiedono ai residenti e passanti informazioni su dove trovare il castello pur avendolo a pochissimi metri da essi. Bisogna ricordare ai nostri amministratori che, secondo quanto sostenuto dalla Coldiretti – il verde pubblico è uno dei parametri che vengono utilizzati per valutare la vivibilità di un territorio e l’attenzione di una amministrazione per il benessere dei propri abitanti, ma questa valutazione non può essere disgiunta dalla verifica delle risorse economiche e delle professionalità che vengono investite per la manutenzione e la corretta gestione di queste aree. A questo si aggiunge l’altra tematica che è quella della difesa fitosanitaria che è aumentata per l’aggressività di tanti patogeni introdotti negli anni da diverse parti del mondo. Ormai da tempola città di Manfredonia per scelte politiche scellerate che hanno portato l’Amministrazione Comunale allo scioglimento per mafia e al commissariamento per dissesto finanziario, soffre, nel proprio nucleo urbano, sia nelle aree centrali sia in quelle periferiche, l’estenuarsi di una situazione legata al verde pubblico precaria e disordinata, in balia di una crescita incontrollata delle piante. I residenti lamentano anche la situazione di alberi caratterizzati da malcurata chioma che raggiungono, e in certi casi addirittura superano, le altezze dei piani delle abitazioni, invadendo persino i ballatoi con presumibili e negative conseguenze per l’estetica e la vivibilità quotidiana dei residenti ed abitanti interessati, compromettendo in più il semplice utilizzo del balcone da parte dei componenti dei vari nuclei familiari. Tutto ciò comporta difficoltà di natura igienico sanitaria per gli abitanti coinvolti: dalla proliferazione di insetti (disagio vieppiù ingestibile soprattutto nelle stagioni calde) alla facilità, addirittura, per formiche e addirittura alcuni ratti nell’arrampicarsi sui rami e raggiungere, in questa maniera, le abitazioni stesse, attraverso infissi e finestre, per non parlare dell’oggettivamente antipatica situazione di chi vede circoscritto e pesantemente condizionato il proprio spazio esterno dell’abitazione, ambiente indispensabile per momenti di svago soprattutto ai tempi del coronavirus. I problemi dovuti alla crescita senza controllo di vegetazione sui balconi comportano anche un non trascurabile pregiudizio alla visuale, dalle finestre e dai balconi stessi, degli spazi esterni cittadini, giacché le chiome, così preponderanti, ostruiscono e creano nocumento al campo visivo da parte del detentore dell’abitazione» che magari l’ha acquistata proprio perché si godeva una buona vista sul golfo o sulla stessa villa comunale o sul castello e che addirittura si vede ridurre drasticamente il prezzo della proprietà.

Le zone interessate al problema sono il più delle volte allocate in pieno centro, con negative conseguenze sul piano d’immagine per la città e per il decoro urbano, rappresentando, a tutti gli effetti, una cattiva cartolina di benvenuto anche per il turista o per l’ospite abituale della città. I cittadini lamentano questa situazione così disordinata e inestetica, con richieste agli amministratori comunali prima e al Commissario Prefettizio oggi – spesso inevase – di tutelare, in maniera incisiva e determinante, il verde pubblico, assieme però all’altrettanto necessario decoro degli arredi urbani». 

Alla luce di quanto dianzi detto si chiede al dott. Vittorio Piscitelli:

a) se esiste, ad oggi, un dettagliato resoconto della situazione in cui versa attualmente la gestione del verde pubblico, con capillare e minuzioso computo delle situazioni critiche e relativi sistemi di adozione per evitare le negative conseguenze derivanti dal mancato e sistematico monitoraggio della vegetazione spontanea incontrollata;

b) se sia prevista una vasta azione a largo raggio per affrontare, una volta per tutte e con dovizia di particolareggiate attenzioni e dettagliate cure, la condizione del verde pubblico cittadino a Manfredonia, cercando di eliminare, in maniera decisa e incisiva, le escrescenze e protuberanze vegetative, diventate nel tempo assai difficilmente conciliabili con l’arredo urbano, che necessita del suo volto estetico presentabile e ordinato;

c) se s’intenda, dunque, porre rimedio, con indifferibile efficacia e adeguatezza, a tutte queste annose e critiche emergenze, soprattutto per le problematiche di natura ambientale e sanitaria che comportano a numerosi cittadini e residenti nelle zone interessate dalla crescita indiscriminata e incontrollata di flora spontanea, dirompente e fastidiosa nei confronti del sistema urbano e antropico;

d) entro quali tempi si intenda procedere ad un’attenta e concreta attività di potatura e di certosino trattamento fito-sanitario di tutti gli alberi che raggiungono ed invadono i balconi e le finestre interessate da tali disagi.

Michele Guerra

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Comunicati · News

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