Regione Puglia e Ministero dell’Ambiente investiranno 13,5 milioni di euro nella messa in sicurezza, la bonifica e il recupero delle acque inquinate delle discariche Pariti 1 e 2 e Conte di Troia, rientranti nel sito di bonifica di interesse nazionale di Manfredonia perimetrato oltre 10 anni fa. L’intervento prevede anche l’attività d’indagine sulle acque della falda utilizzata per irrigare i terreni agricoli nella porzione di territorio di Monte Sant’Angelo prossima all’area industriale ex Enichem. La Regione Puglia sarà il soggetto responsabile dell’attuazione, mentre i Comuni di Manfredonia e Monte Sant’Angelo (firmatari dell’Accordo di Programma) saranno gli attuatori del programma e svolgeranno la funzione di stazioni appaltanti.
“Il programma entrerà a brevissimo nella sua fase di attuazione, che mi auguro proceda con efficace speditezza e oculatezza gestionale. Le eventuali economie di spesa, infatti, consentiranno di effettuare ulteriori interventi all’interno del Sin Manfredonia”, commenta il presidente del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Paolo Campo.
“Ho avviato la bonifica e la messa in sicurezza – prosegue – di quelle discariche perché ero convinto che la tutela e la valorizzazione dell’ecosistema che abitiamo rientrasse tra le priorità amministrative. Oggi è diventata una vera e propria necessità programmatica e politica per l’immediato futuro. Bonificare e mettere in sicurezza un sito utilizzato per lo sversamento di rifiuti, così come ripristinare la salubrità dell’acqua utilizzata per irrigare i campi o rifornire gli allevamenti ha un significato importantissimo: ci prendiamo cura del territorio con l’intento di prenderci cura di noi stessi, anche sotto il profilo sanitario”.
“Grazie ad attività come questa, inoltre, abbiamo l’opportunità – sottolinea – di mettere a valore competenze e professionalità, di generare lavoro qualificato, di costruire filiere produttive innovative. Tutti effetti indotti di cui beneficeranno direttamente e principalmente le comunità di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, che ancora oggi sopportano il peso di un modello di sviluppo industriale dimostratosi insostenibile tanto per la salute di chi ci ha lavorato che sotto il profilo ambientale. Grazie all’investimento garantito dall’accordo di programma – conclude Campo – torniamo in possesso di porzioni di territorio da destinare ad usi comunitari o economici, su cui coltivare nuovi obiettivi sociali e nuovi modelli produttivi”.
Io mi sarò distratto, ma non capisco a quale titolo stia parlando l’Avv.Campo sul provvedimento adottato dalla Regione Puglia: la bonifica dei siti di discarica dei rifiuti, siti abbandonati oltre dieci anni fa, con monnezza iniziata a scaricare forse oltre 50 anni fa. Perché, mi chiedo, non hanno iniziato la bonifica 10 anni fa? All’epoca erano saldamente al potere. Oggi, io ritengo sia stato un provvedimento sicuramente richiesto e sollecitato dalla Commissione comunale in carica, essendo quella bonifica urgente e passibile di provvedimento giudiziario di natura penale (galera!) a carico dei responsabili Amministratori. (Campagna elettorale in arrivo: Sai chi è Paolo?)