Anche se si potesse fare del tutto liberamente, in questi giorni viaggiare in auto sarebbe piuttosto difficile. A cominciare dalle 22.00 di questa sera infatti, le aree di servizio autostradali chiuderanno per 48 ore. Lo sciopero è stato proclamato per il da Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio. Da che cosa nasce la protesta? Nasce per denunciare «la condizione di emergenza economica e sanitaria nella quale continuano ad essere lasciate le imprese di gestione. É Davvero incomprensibile – è scritto in una nota congiunta dalle organizzazioni di categoria – l’atteggiamento indifferente e sordo del Governo, rispetto ad impegni rimasti lettera morta, assunti all’interno di un tavolo negoziale che non si riunisce colpevolmente da oltre un mese. Non è certo chiudendosi al confronto o sperando che ciascuno – individuo o categoria – se la cavi da sé, con ogni mezzo trovi a sua disposizione, più o meno consentito, che si può contribuire a costruire per il Paese una uscita governata dalla crisi. Per quel che riguarda la categoria in assenza di un cambiamento di rotta del Governo, la protesta e le chiusure per sciopero sono destinate ad estendersi nelle prossime settimane anche al resto della rete distributiva».
In relazione a questo sciopero va registrata anche la presa di posizione dell’Unione dei consumatori che definisce lo scioper illegittimo: «dato che viola la regolamentazione del settore adottata dalla Commissione di garanzia con deliberazione 01/94 del 19 luglio 2001, secondo la quale non si possono fare scioperi in caso di avvenimenti eccezionali di particolare gravità come è, ovviamente, l’emergenza coronavirus che sta vivendo il Paese».