Un insieme di operatori del comparto cultura e spettacolo pugliesi fanno appello alla Regione Puglia affinché si attivi un circuito di sostegno economico alle realtà imprenditoriali e artistiche che, a causa del coronavirus, hanno visto azzerate le attività lavorative a cui avrebbero dovuto prendere parte nel 2020.
Circa quaranta operatori dello spettacolo hanno firmato un appello inviato ieri alla Regione, affinché i fondi che di solito vengono concessi attraverso la Regione o attraverso Agenzie Regionali, diventino momentaneamente uno strumento rapido per aiutare i tanti del settore che, a discapito del proprio impegno, preparazione e investimenti, si trovano in lockdown professionale a causa del Covid19.
Marco Maffei, tecnico del suono, insieme a diversi lavoratori dello spettacolo, tra cui il tecnico luci Giuseppe La Torre e l’operatore nella comunicazione culturale Salvatore Imperio, hanno raccolto diverse adesioni tra artisti, tecnici, organizzatori di eventi, spazi teatrali, service ed altri, dopo essersi interfacciati con loro per focalizzare le reali esigenze in un momento storico come questo, che ha messo tutte le attività culturali in un “tempo sospeso”.
“È palese che il settore cultura e spettacolo sarà l’ultimo a sbloccarsi e che, senza un’adeguata e celere iniezione di liquidità anche dalle Regioni, ci sarà una grossa perdita di risorse umane e di aziende. Non dimentichiamo che l’intera filiera della cultura e dello spettacolo è ferma da fine febbraio e resterà ferma fino a data da definirsi (l’ISS – Istituto Superiore della Sanità parla di marzo 2021) e che si trova tutta in una situazione di grave difficoltà”, hanno dichiarato i portavoce nell’appello rivolto ad Emiliano.
Il rischio molto alto è che molti dei lavoratori di questo settore, che in Puglia vanta anche agenzie regionali nate appositamente per i talenti e per gli operatori, vengano messi nella condizione più tragica della chiusura della propria attività perché sobbarcati, oltre che dagli investimenti per rimanere sul mercato, anche dai costi e dalle tassazioni altissime del sistema italiano.
Tra i vari punti dell’istanza inviata al Presidente Emiliano e ai settori cultura e turismo citiamo “Considerando che la Regione Puglia investe da anni per la valorizzazione culturale del proprio territorio, oggi si richiede alla Regione stessa un atto di coerenza, che scongiuri il rischio di veder svanire tutti gli sforzi fatti sino ad oggi e di vedere diventare culturalmente sterile una regione che ha un comparto cultura e spettacolo forte e produttivo, fatto anche di piccole realtà che hanno portato con orgoglio la Puglia in giro per il mondo con varie forme e modalità.”