Domenica 22 Dicembre 2024

Riparte l’economia di Manfredonia, tra incertezze, paure e difficoltà

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Partita ufficialmente il 4 maggio, la fase 2 prevede la riapertura graduale di tutte le attività economiche, commerciali e industriali su scala nazionale. Tuttavia, per quanto riguarda la riapertura di stabilimenti balneari, strutture turistiche varie e attività di ristorazione, si naviga ancora in un mare di incertezze. Del settore balneare ci siamo occupati in modo approfondito sullo scorso numero, facendo emergere però più interrogativi aperti che risposte. Restano, infatti, ancora quesiti irrisolti le modalità delle misure di contenimento e distanziamento sociale da adottare negli stabilimenti. L’unico, ma importante, passo avanti compiuto nelle ultime due settimane consiste nella dichiarazione di Franceschini, Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, circa la proroga delle concessioni demaniali. Entro una settimana verrà infatti approvata la legge applicativa sull’estensione di tali concessioni al 2033. Si procederà con un nuovo intervento legislativo che i sindaci non potranno più disattendere, cosa che purtroppo è già sventuratamente accaduta in alcuni Comuni. Esasperata da questa fase di stallo, fatta eccezione per la sopracitata estensione delle concessioni, la FAITA FederCamping Puglia e non solo, ha indirizzato una lettera al Presidente del Consiglio Conte, con lo scopo di denunciare la mancanza di direttive chiare. Viene denunciata soprattutto la totale noncuranza da parte del Governo circa il settore del Turismo all’Aria Aperta, che rappresenta la seconda modalità ricettiva in Italia dopo quella alberghiera per numero di posti letto. Ciò ha del paradossale, in quanto queste strutture sono quelle che più di tutte garantiscono il rispetto del distanziamento sociale. La FAITA chiede quindi risposte tempestive per un settore che, tra campeggi e villaggi turistici, conta da solo circa 4000 addetti in Puglia. Il 4 maggio Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretario del G20 Summit Spiagge Italiane, ha dichiarato che a brevissimo uscirà il provvedimento all’interno del quale saranno previste misure economiche a sostegno dei Comuni, di tutte le aziende del comparto turistico. Entro questa settimana saranno anche disponibili al MIBACT i protocolli elaborati dal comitato scientifico a cui si dovranno attenere attività e destinazioni turistiche. Per quanto riguarda la data di riapertura per il turismo, essa non sarà comunicata prima del 18 maggio, poiché dipenderà strettamente dalla curva dei contagi. Passando alla riapertura delle attività di ristorazione, il via libera verrà dato soltanto il 1° giugno. Fino a quella data è concessa esclusivamente l’erogazione di cibo e bevande con servizio d’asporto e a domicilio. Tuttavia, anche sulla riapertura del 1° giugno si riscontrano numerose perplessità. Antonio Spagnuolo, titolare di Darsena Lounge Bar, conferma che sulle varie regole delle distanze da rispettare c’è ancora tanta confusione. Suggerisce che molto probabilmente verrà adottata la distanza di 2 metri tra i tavoli e di minimo 1 metro come distanza interpersonale. Per quanto riguarda la sanificazione degli ambienti e dei vari dispositivi di protezione, hanno provveduto munendosi di tutto il necessario. Anche Rodolfo Simone, titolare e socio di QBar, Panzaria e Panzerotto d’Ororibadisce la confusione che regna circa le misure di distanziamento da adottare nelle sue attività e si affida, per ora, al servizio di delivery, che va per la maggiore soprattutto durante il weekend. Egli suggerisce che un utile supporto per gli esercenti in questo momento potrebbe essere il blocco della concessione di nuove licenze per un anno. Michele De Meo, console del Touring Club, componente del consiglio di amministrazione di Marina del Gargano e direttore del Regio Hotel ha lanciato diversi appelli e messaggi intrisi di speranza circa la ripartenza turistica del nostro territorio. Si dichiara ottimista, ad esempio, sulla tappa a Manfredonia del Giro d’Italia, che avrebbe potuto essere un ottimo strumento di promozione e rilancio della nostra città. L’evento che si sarebbe dovuto tenere a maggio, non è stato annullato, solo posticipato all’autunno. Per quanto riguarda il comparto alberghiero, De Meo dichiara che la sua salvezza va riposta nelle mani del turismo domestico, ossia quel turismo che viene consumato entro i confini nazionali. Se verrà confermato il divieto di spostarsi tra regioni, bisognerà limitarsi al turismo all’interno della Puglia stessa. Nel caso del Regio Hotel, fortunatamente non si tratta di un hotel stagionale, quindi non ci si pone il dubbio circa l’aprire la struttura o meno, questione che invece è molto sentita dagli alberghi stagionali. De Meo suggerisce ai titolari di quest’ultimi di aprire le loro strutture, anche se a performance più basse, pur di garantire occupazione. Tantissimi dipendenti alberghieri sarebbero, infatti, economicamente rovinati da un’eventuale chiusura per tutta l’estensione della stagione estiva. Ovviamente, per la riapertura, servono garanzie e contributi a fondo perduto statali. Ed è, ancora una volta, strettamente necessario, che i protocolli normativi vengano promulgati quanto prima, per potersi organizzare e per poter valutare cautamente tutti i pro e i contro economici. A questo punto non resta che sperare che questa sarà sul serio la settimana di svolta per l’emanazione di protocolli e direttive. Servono risposte e servono al più presto.

di Giuliana Scaramuzzi

Foto Francesco Armillotta

Foto di Pasquale di Bari

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Commenti

  • Di buon auspicio la foto di apertura alla notizia scelta …

    Annamaria Salito 12/05/2020 16:04 Rispondi

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