A tutte le mamme che da più di due mesi, dall’irruento ingresso nella vita di tutte/i del mostro infinitesimale, tengono gli equilibri familiari, scolastici e lavorativi come giocoliere intrepide, stanche, preoccupate e irriducibili di un micromondo sociale che, senza di loro, crollerebbe! Grazie, alle mamme dei bambini e dei ragazzi disabili che in questo assurdo tempo sospeso senza scuola e i consueti supporti esterni sono le sole a doversi occupare di chi, invece, ha assoluto bisogno di una rete di cure integrate e complesse! Grazie alle mamme nuove che negli ospedali hanno affrontato un momento così delicato e prezioso nella vita delle donne in solitudine, mascherina e senza gli affetti più cari intorno a causa delle misure di sicurezza per il virus. Un bacio grandissimo alle tante mamme più o meno anziane che sono volate via senza nemmeno l’abbraccio dei propri affetti e neppure un funerale dignitoso sempre a causa del mostro minuscolo che ci ha bombardato la vita. Grazie alle tante donne, mamme di cuore, che svolgono lavoro di cura e assistenza verso chi ha bisogno di loro. Grazie alle mamme operatrici sanitarie negli ospedali, metà del cuore in quello che fanno e metà a casa nell’angoscia di non tornare o di tornare e infettare chi amano. La maternità è molto, molto più del dato biologico. In vari modi la maternità ri-genera le donne stesse molto oltre quello che sono state sino a quel momento. La nostra cultura carica di tanti, troppi fardelli, l’essere madre e questo momento storico così particolare e complicato acuisce il carico complessivo delle donne! Tutte le mamme di pancia e di cuore sono sorelle, sanno che amore è donarsi, ma l’ etica del Sacrificio non può essere “imposta” per infusione divina sul Femminile. Maria di Nazareth è tra le figure più rivoluzionarie di tutti i tempi nel suo prendersi, giovanissima, la libertà di accettare un destino incredibile; farla passare per docile fanciulla non ha aiutato il cristianesimo nei secoli a prendersi cura autenticamente delle donne. La potenza della maternità rigenera e rinnova, ogni giorno, il mondo. Grazie alla tanta forza che ci doniamo, in ogni modo e instancabilmente, le une con le altre. Grazie per le risate, le battute, le riflessioni serissime. …una madre tiene la mano del figlio ma, al contempo, volge lo sguardo, nemmeno troppo sereno, altrove. Nell’altrove di un mondo esterno in bilico, fragile e vulnerabile. Happy mother’s day alla spina dorsale del Paese!
Vittoria Gentile