Negli ultimi anni il compromesso sociale intorno al quale si reggeva l’intero sistema è stato messo in discussione. La visione acritica della globalizzazione e del moderno sistema capitalistico, l’eccessiva frammentazione del mondo del lavoro, figlia anche di alcune scelte politiche sbagliate, hanno determinato una negoziazione al ribasso dei diritti dei lavoratori.La crisi pandemica ha messo definitivamente a nudo i limiti del sistema.
La precarizzazione del lavoro porta alla precarizzazione della vita, all’ostilità non solo verso le istituzioni e la politica, ma anche verso chi condivide il disperato bisogno di lavorare per vivere, come gli immigrati o i lavoratori italiani inseriti nel mondo del lavoro con contratti diversi.
Ciò si può combattere con una sola ricetta: il lavoro deve tornare punto nevralgico della nostra agenda politica, a tutti i livelli.
Anche nella nostra amata città il tema del lavoro deve tornare al centro del dibattito pubblico e dunque dell’agenda politica. Anche Manfredonia ha bisogno di riscrivere il suo contratto sociale.
I numeri diffusi in questi ultimi giorni raccontano benissimo la crisi occupazionale che sta attraversando la nostra città e le sofferenze drammatiche che tutto ciò comporta per tutta la nostra comunità.
Penso ai giovani della mia età costretti a migrare privando Manfredonia di energie preziosissime. Penso a coloro che sono rimasti che cercano di costruirsi faticosamente un futuro barcamenandosi con estrema dignità tra lavori saltuari, spesso mal pagati. Penso ai giovani che tentano di fare impresa, a coloro che intraprendono coraggiosamente la libera professione.
A tutti loro è urgente dare delle risposte concrete.
Tutti saremo coinvolti. La politica deve assumersi il compito di fornire gli strumenti concreti, il dovere di farsi portavoce e luogo di elaborazione di istanze e proposte.
Si torni a parlare di strategia industriale nel nostro territorio, immaginando interventi concreti che, partendo dagli strumenti e dalle piattaforme di cui disponiamo, possano rendere il nostro territorio appetibile per nuovi investimenti che assicurino una adeguata ricaduta occupazionale.
Immaginiamo delle soluzioni per rilanciare il settore turistico, dalle attività più piccole sino al definitivo rilancio del porto turistico.
Restituiamo la necessaria importanza alle istanze del mondo agricolo, il cui settore impiega tanti nostri concittadini.
Facciamo uno sforzo per provare a ristrutturare il variegato mondo della pesca.
Ridiamo dignità a chi, pur nelle ristrettezze e nelle difficoltà, prova a tenere in vita il mondo della cultura a Manfredonia.
Raccogliamo le criticità che provengono dagli operatori del terzo settore.
A tutti i lavoratori, a tutti voi, la comunità politica che mi onoro di rappresentare rivolge i propri più sinceri auguri per questa ricorrenza, che mai come oggi deve rappresentare un auspicio per il futuro.
Buon Primo Maggio Manfredonia.
Raffaele Caputo
Segretario di Circolo
il concetto pd-lavoro è un ossimoro