ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MANFREDONIA
Lo scioglimento del Consiglio Comunale ha portato la nostra città ad essere amministrata da una struttura esclusivamente burocratica. Chiediamo, pertanto, ai Commissari ed ai dirigenti di prendere coscienza della grave crisi in cui versano i cittadini e soprattutto le imprese del territorio per la chiusura imposta da metà marzo e che in modo differente durerà per diverse altre settimane. Questo comporterà un aumento di imprese che chiuderanno, che limiteranno gli investimenti e che non avranno soldi per pagare le tasse comunali, riducendo quindi il gettito che questa amministrazione ha previsto per il 2020.
Riteniamo che siano assolutamente necessarie delle misure che aiutino la ripresa economica. Il semplice differimento del pagamento delle cartelle non serve a nulla.
Chiediamo
1) Che la COSAP per l’occupazione permanente di suolo pubblico per le imprese va ridotta proporzionalmente ai giorni di chiusura imposti dallo Stato e se è in essere una concessione temporanea, anche questa va rimodulata di conseguenza. Il Regolamento Comunale n.8 del 2019 disciplina le occupazioni del suolo pubblico ed le relative tariffe. L’articolo 26 regola la Durata della occupazione, distinguendo tra temporanea e permanente. Riteniamo che, per effetto dei DPCM sul Coronavirus, anche le occupazioni permanenti, soggette al canone ad anno solare, possano essere riviste eliminando il periodo di mancato utilizzo.
2) Di dare la possibilità a tutte le imprese del settore della ristorazione di riaprire consentendole, senza ulteriori autorizzazioni e gratuitamente, di aumentare l’occupazione di suolo pubblico, mettendo lo stesso numero di tavolini preesistenti su uno spazio adeguato alla nuova normativa anti COVID, previa comunicazione agli uffici comunali.
3) Che la TARI sui rifiuti vada ridotta, esclusivamente per la parte variabile, per i giorni di chiusura imposti alle imprese. Il Regolamento Comunale n.34 del 2013 disciplina la tassa sui rifiuti urbani. All’art. 9 regola l’esclusione dall’obbligo di conferimento: “Sono esclusi dal tributo i locali e le aree per i quali non sussiste l’obbligo dell’ordinario conferimento dei rifiuti urbani e assimilati per effetto di norme legislative o regolamentari, di ordinanze in materia sanitaria, ambientale o di protezione civile”. Riteniamo che si possa escludere per analogia i locali che siano stati chiusi per effetto dei DPCM sul Coronavirus.
4) La riduzione per l’anno in corso del canone concessorio demaniale per gli stabilimenti balneari ai sensi dell’art.45 del Codice della Navigazione e dell’art. 3 della Legge 494/93 s.m.i., così come modificato dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296, per eventi eccezionali avversi.
5) Di presentare ed approvare una variante al Piano Comunale delle Coste nel rispetto della procedura prevista dall’art. 4, comma 7, della L.R. n.17/2015, modificando il comma 3 dell’art.111 delle Norme Tecniche Attuative del piano, sostituendo le parole “categoria A valenza turistica alta” con le parole “categoria B valenza turistica normale”.
6) In ordine al controllo e fruizione delle spiagge libere, che se da un lato la fruizione libera per le famiglie, già provate finanziariamente da questa emergenza sanitaria, vada salvaguardata, dall’altra che il Comune e l’Autorità Portuale effettuino un controllo di sicurezza sulle spiagge libere, anche in collaborazione con associazioni di volontariato e con i gestori delle spiagge limitrofe in concessione.
7) Che l’Amministrazione incentivi gli esercenti commerciali di ogni categoria con la consegna dei proprio prodotti a domicilio, creando un apposito albo con tutti i recapiti telefonici e, laddove servano, dotare gli stessi di volontari per le consegne;
8) Che l’amministrazione richieda in Regione un fondo per il sostegno agli affitti delle attività commerciali chiuse per decreto e per il pagamento dei canoni demaniali.
9) Che l’amministrazione richieda al Governo:
a. di rendere, per il biennio 2020/2021, flessibili i vincoli di bilancio per i Comuni in dissesto e predissesto economico, così da consentire a privati e titolari di partiva iva di avere costi fissi inferiori rispetto a quelli attuali.
b. La rimodulazione dei mutui comunali presso la Cassa Depositi e Prestiti, in modo tale da avere una maggiore liquidità per fronteggiare le emergenze della ripresa.
La grave crisi ha però interessato anche le famiglie. Pertanto proponiamo le seguenti misure:
1) Nel 2016 è stato approvato sperimentalmente il baratto amministrativo (la possibilità di sanare il mancato pagamento di tasse comunali, per incapienza reddituale, con lavori di pubblica utilità sociale) che poi non è stato mai applicato. Mentre assistiamo allo svolgersi della fila davanti agli uffici della Caritas, riteniamo che possa essere il momento giusto per una sua applicazione.
2) Inserire, nei punti nevralgici della città, dispenser di gel disinfettante.
3) Dar maggior accortezza al verde pubblico rispetto agli anni passati, in particolar modo nella periferia cittadina, ed intensificare il processo di sanificazione delle principali arterie e del verde pubblico.
4) Contingentare gli ingressi nei parchi – ai quali si potrà accedere solo con dispositivi di protezione individuale – al fine di poter mantenere il distanziamento sociale. Inoltre si richiede la sanificazione quotidiana delle giostre e delle panchine per una migliore prevenzione.
5) Creazione, sul sito del Comune, di una portale di accesso diretto ai servizi comunali, per dar modo ai cittadini di richiedere direttamente da casa la documentazione richiesta e recarsi al Comune esclusivamente per il ritiro della stessa; per i cittadini in possesso della PEC, si richiede di implementare il servizio, così da accelerare i tempi burocratici e ridurre gli spostamenti; inoltre, utilizzando il procedimento telematico, si richiede di poter utilizzare la piattaforma “PagoPA” per eventuali pagamenti.
10) Prosecuzione del servizio di consegna domiciliare per le persone anziane.
11) Utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico in modo efficiente per prevenire situazioni di contagio: a tal fine si richiede di utilizzare il termoscanner per ogni singolo passeggero ed inoltre di monitorare sul corretto protocollo di sanificazione dei mezzi pubblici. Inoltre bisogna chiedere alla Regione che il costo del trasporto pubblico locale debba essere integralmente coperto, al di là del reale sviluppo dei chilometri programmati, inevitabilmente ridotto.
Il grave stato di predissesto del Comune non consentirebbe riduzioni delle tariffe ma se la platea di chi deve pagare si ridurrà per le chiusure delle aziende si avrà comunque una cospicua riduzione del gettito complessivo. Ecco perché queste misure garantirebbero da un lato una riduzione delle cartelle e un gettito consistente per il Comune e contestualmente la possibilità di riaprire con maggiore fiducia nel futuro. In particolare questa pandemia rischia di danneggiare in maniera quasi permanente tutta la filiera del turismo, e anche quella degli eventi. È difficile immaginare un ritorno al turismo di massa che si spingerà in mete lontane, ma ci sarà invece una riscoperta dell’Italia e dei luoghi facilmente raggiungibili in macchina. Questo potrebbe favorire il nostro territorio. Magari nasceranno aziende che offrono pacchetti sempre più completi ed individualizzati, concedendo meno libertà alle persone al momento del viaggio. Il punto, però, rimane sempre quello dei costi: offrire un servizio individualizzato costa di più, e proporlo a milioni di persone sarà una sfida con cui bisognerà confrontarsi. Per questo il Comune deve essere pronto a sostenere queste iniziative.
Innocenza Starace e Alfredo De Luca
Portavoce Verdi Manfredonia