È stato ascoltato in Commissione Sanità il direttore degli Ospedali Riuniti di Foggia Vitangelo Dattoli, in merito allo stato delle procedure relative al concorso per Operatori socio sanitari (Oss). Il presidente della Commissione Pino Rimano ha accolto la richiesta avanzata dal consigliere Francesco Ventola (FdI), ritenendola anche lui estremamente necessaria, al fine di fare chiarezza sui criteri di valutazione e attribuzione dei punteggi per evitare ricorsi e fugare ogni tipo di opacità regolamentare. Dopo averla sbloccata per la seconda volta nel giro di un mese, la graduatoria è ancora oggetto di polemiche, per aver attribuito un punteggio errato rilevato sul conto di numerosi candidati. Dovrebbero essere 2165 gli Oss assunti tra personale interno e posti esterni nel primo anno, tramite il concorso la cui organizzazione fu affidata dalla Regione al Policlinico di Foggia che ha dovuto gestire in modo non semplice, non solo le migliaia di domande (23 mila le domande presentate per 3449 posti nell’ambito del triennio), ma anche la notevole discrezionalità delle risposte dei candidati sull’attribuzione dei titoli. Infatti diverse centinaia di partecipanti si sono visti modificare il punteggio riconosciuto ai titoli e al servizio nelle fasi intermedie del concorso, tanto da scivolare in posizioni più basse. Il che ha costretto la governance del Policlinico di Foggia a rivedere il tutto. Il direttore Dattoli ha detto che è stato necessario effettuare ulteriori verifiche sui titoli perché i candidati forse per disinformazione, si sono accreditati esperienze professionali che non avevano, riferendosi soprattutto a coloro che avevano svolto servizio nelle Case di cura invece che in una RSA o RSSA che assegna un punteggio diverso. La Regione e il Policlinico in tal senso si sono già espresse dicendo che in sede di verifica ed accertamento documentale dei soli titoli di servizio e del requisito specifico di ammissione al concorso (attestato Oss), si possano determinare modifiche delle posizioni di merito all’interno della graduatoria che vanno accertate per scongiurare illegittime assunzioni agli uffici pubblici. Dattoli ha aggiunto che siamo alla stretta finale in quanto si è deciso di chiedere entro il 7 maggio, a coloro che si trovano nella graduatoria finale di opzionare la sede di servizio, di produrre la certificazione INPS dei servizi realmente prestati e di segnalare richieste di chiarimenti su ulteriori dubbi emergenti. Al momento sono arrivate già 1500 opzioni e molti di questi stanno ammettendo di essere entrati in errore e di conseguenza scorrono in graduatoria declassando la loro posizione. Va detto che stanno giungendo richieste di implementazione del fabbisogno da parte delle Asl e da parte di altre Regioni meridionali come la Campania e la Sicilia la richiesta di procedere ad una convenzione per l’utilizzo degli idonei in graduatoria.
Nel corso dell’audizione il dg Dattoli ha dato delle risposte ai quesiti avanzati dai consiglieri. In particolare, in merito alla questione dei dipendenti della Sanitaservice sollevata dal consigliere Conca, è stato chiarito che non è stato possibile parificarli al dipendente pubblico in quanto è stata applicata rigorosamente la norma statale. In merito al chiarimento avanzato dal consigliere Zullo attinente alla valutazione dei titoli non ritenuti tali per i soggetti alle dipendenze delle RSA convenzionate, Dattoli ha specificato che la legge statale destina una quota del 25% al pubblico solo per coloro che lavorano nelle Case di Cura perché assimilate più vicine alle attività al pubblico. Di conseguenza in Puglia strutture di tale portata sono in tutto 25. Da parte del consigliere Galante è stata sollevata l’opportunità di chiedere un ulteriore parere legale rispetto a quello già chiesto dal Policlinico di Foggia sull’attribuzione del punteggio per i titoli conseguiti, considerata la disparità di valutazione dei titoli a parità di condizioni dei partecipanti al concorso e per evitare l’annullamento dell’intera procedura. A tal proposito il dg Dattoli ha precisato che è stata fatta chiarezza sul punteggio dei titoli e data la possibilità anche di correggerli in corso d’opera e che il parere del legale non è stato vincolante ma consultivo, ma soprattutto in relazione alla valutazione dei titoli è stata fatta in prima battuta sulla base delle autocertificazioni così come prevede la normativa e che i titoli cartacei possono essere chiesti da una amministrazione pubblica solo in fase sottoscrizione contrattuale.