Giovedì 21 Novembre 2024

“Siamo figli delle stele”: La proposta di “Pop_Officine Popolari” a Mibact e Polo Museale della Puglia per una fruizione innovativa e digitale del tesoro culturale di Manfredonia

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Il lockdown non può e non deve chiudere la mente e gli occhi delle persone. Questo periodo in cui tutto è più slow e fa assaporare il valore ed il piacere delle “piccole cose” – di cui per la fretta ne ignoravamo l’esistenza o impariamo a scoprirne di nuove -, anzi, deve servire per guardare oltre ed iniziare a ridisegnare road map della propria vita e quella della città. Da questa “semplice” constatazione parte la proposta “Figli delle Stele” di “Pop_Offine Popolari”, ovvero l’invito a MiBACT, Polo regionale Museale e Direzione del Museo di Manfredonia (i soggetti coinvolti nella proprietà e nella gestione del Castello che ospita il Museo Archeologico Nazionale) ad aprire virtualmente il prezioso scrigno delle Stele Daune.

Sono anni, infatti, che ai cittadini di Manfredonia, ai visitatori ed agli studiosi è negato l’accesso al più importante lascito del passato. Lastre di pietre (per le quali è stato anche avviato l’iter per la candidatura Unesco come patrimonio dell’umanità) sulle quali i nostri avi hanno inciso per sempre la propria identità. E creatività. Manufatti d’arte che hanno attraversato più di 2.500 anni di storia per ritrovarsi a prendere polvere nelle sale di un Museo da troppo tempo chiuso al pubblico per lavori.

“Pop_Offine Popolari”, dunque, propone un appuntamento in diretta streaming che ci faccia tornare a vederle, queste Stele, ormai abbandonate a filmati di repertorio che fanno tenerezza; un webinar che, con la voce dell’esperto, ce le racconti di nuovo, facendocene riscoprire l’incanto.

Così, in un sol colpo, cadrebbero i limiti legati alla sicurezza ed all’insufficienza dei custodi, e inaspettatamente, all’improvviso, si rifarebbe luce in una Sala del Castello che sogniamo riaperta da tempo. Un evento che potrebbe ampliarsi alle altre sale del Museo e diventare materiale didattico, nei tempi in cui al distanziamento sociale non deve fare seguito quello culturale.

La proposta nasce anche dalla constatazione della disponibilità e dell’operatività sulla fruibilità dei siti culturali dimostrata negli ultimi anni dal Direttore Alfredo De Biase, che in diverse occasioni ha dialogato con il territorio per l’organizzazione e promozione di eventi ed appuntamenti di forte impatto sull’opinione pubblica e sui media.

“Figli delle Stele” è un modo per tornare a reimpossessarci della nostra Storia, nei giorni in cui la Storia sembra essersi fermata di colpo. Un’occasione per tornare a riflettere su un sistema, quello culturale e artistico, spesso ai margini delle preoccupazioni e delle pagine di decreti ed ordinanze straordinarie, nonché porre solide basi per la ripartenza dell’offerta turistica, tassello fondamentale dell’economia e dell’occupazione locale. E come dice un vecchio adagio: “Se la fortuna non bussa, allora tu costruisci una porta”.

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