“Dalla Conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte di ieri sera, domenica 26 aprile, abbiamo appreso, seppur in forma indicativa e non nel dettaglio documentale, quelli che saranno i contenuti del DPCM destinato a disciplinare la c.d. “Fase 2” dell’Emergenza Coronavirus.
Alla luce delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio non possiamo che esprimere la nostra cocente delusione sulla portata delle misure in via di adozione a partire dal prossimo lunedì 4 maggio, complessivamente destinate a non produrre sintomi di rianimazione dell’economia, soprattutto quella delle piccole imprese, sempre più pesantemente condizionata dalla paralisi emergenziale destinata di fatto a protrarsi”. E’ forte la delusione del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, all’indomani della conferenza stampa del premier Giuseppe Conte. Il primo cittadino della città garganica è molto preoccupato per le imprese locali.
“Ancor più costernati ci ha lasciato la totale assenza di misure e riferimenti attendibili sulla sorte del comparto turistico ed in special modo di quello balneare, in blackout totale per mancanza di date di restarting e di disciplina organica per la ripartenza con l’estate ormai alle porte. Da parte nostra, come G20 delle spiagge italiane non abbiamo fatto mancare utili contributi sulla natura e direzione dei provvedimenti attesi. Lettera morta.
Alla luce di tali risvolti guardiamo, pertanto, non ai prossimi mesi ma alle prossime settimane con un sentimento di crescente preoccupazione ed inquietudine consapevoli delle serie ripercussioni che una prolungata Fase 2, quasi gemella della Fase1, potrà arrecare agli equilibri economici e sociali della nostra comunità”. Nobiletti confida nell’intervento del presidente della Regione Puglia.
“Per scongiurare tale scenario confidiamo in una discesa in campo del Presidente Emiliano, finora troppo accomodante ai dettami di Palazzo Chigi e poco incline alla consapevolezza di quanto sia essenziale la tenuta del comparto turistico per la sua Regione che di coste e litorali ne conta centinaia di chilometri, pullulanti di distretti economici con migliaia di operatori del settore, di categorie collegate, e di livelli occupazionali annessi, dunque con in gioco il destino lavorativo di migliaia di famiglie.
Ci aspettiamo che si faccia promotore di una vigorosa presa di posizione nei confronti del Governo, insieme ad altri Presidenti di Regione che sappiamo già sintonizzati nella direzione di ottenere dal Governo quelle risposte da noi attese che, ostinatamente, possiamo dirlo, continuano ad esserci negate.
Non lo possiamo ulteriormente tollerare, perché da Sindaci, quali primi dirimpettai delle nostre comunità, vediamo meglio di ogni altra carica istituzionale, quanto si avvicini pericolosamente la soglia del precipizio”.