“Siamo ormai prossimi all’inizio della Fase2 e, con la consapevolezza che occorre ripartire gradualmente e in sicurezza e che la salute viene sempre prima del profitto, chiediamo che, all’apertura dei cantieri, datori di lavoro, enti e istituzioni preposte e forze sociali s’impegnino per garantire cinque condizioni per noi irrinunciabili”. Si aprono così le considerazioni con le quali Juri Galasso, Giovanni Tarantella e Urbano Falcone, Segretari Generali di FENEALUIL, FILCA-CGIL, FILLEA-CISL presentano i cinque pilastri che i sindacati delle costruzioni indicano come punti cardinali per la ripartenza.
“Nel dettaglio: 1.RISPETTO PROTOCOLLI DI PREVENZIONE
Rispetto dei protocolli di prevenzione già sottoscritti con Istituzioni, Associazioni imprenditoriali e Stazioni Appaltanti;
2.FORNITURA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI Rendere disponibili in quantità sufficienti i Dispositivi di Protezione Individuali necessari per i lavoratori quali mascherine, guanti, tute ecc. – oltre a sanificare gli ambienti di lavoro;
3.VERIFICHE DEGLI ORGANI ISPETTIVI Verificare attraverso gli organi ispettivi e le forze di polizia, oltre agli Enti Bilaterali ed agli RLS(Rappresentanti Lavoratori Sicurezza), il rispetto delle misure di prevenzione previste e sanzionare gli imprenditori inadempienti;
4. TAVOLI PERMANENTI DI CONFRONTO
Attivare presso le Prefetture e le principali stazioni appaltanti specifici tavoli
5. CERTEZZA IN CONTROLLI E SANZIONI
Prevedere reali sanzioni per tutti gli imprenditori che, in modo irresponsabile, riapriranno i cantieri senza garantire il rispetto dei Protocolli anticontagio e la sicurezza dei lavoratori”, affermano Galasso, Tarantella e Falcone che proseguono: “È indispensabile che ciascuno faccia la propria parte se non vogliamo ripiombare in men che non si dica in un nuovo lockdown e rendere ancora più grave il quadro economico del Paese. Noi continueremo a vigilare e a monitorare la situazione pronti a intervenire in caso di irregolarità e, al tempo stesso, invitiamo tutti i lavoratori a segnalarci tempestivamente ogni possibile abuso. La salute prima di tutto”.