È un altro tassello nella «missione sociale» dell’Arma. Non c’è solo il controllo del territorio o l’attività investigativa: nel pieno dell’emergenza Covid-19, la Benemerita si prende cura anche delle fasce più deboli.
«La collaborazione è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori –dice il comunicato congiunto di Poste e Arma – di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili».
La collaborazione tra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri, infatti, permetterà a circa 23.000 pensionati di età pari o superiore a 75 anni di poter richiedere la consegna della pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza Covid-19, evitando così di doversi recare presso gli Uffici Postali, delegando al ritiro i Carabinieri.
Tra i requisiti, oltre l’età bisogna non aver designato altri soggetti alla riscossione, non convivere con altri familiari, non possedere un libretto o un conto postale.
I pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni.
A usufruirne, prima nella provincia dauna, è stata un’80enne di Foggia: i Carabinieri della locale Stazione le hanno ritirato e poi consegnato la pensione.
Restare a casa, infatti, è l’azione più importante per gli anziani, i più esposti alla virulenza del Covid-19, è anche vero che per chi è solo, magari senza parenti su cui contare in tempi di divieto di spostamenti, la vita quotidiana rischia di essere estremamente difficile, anche dal punto di vista economico. La collaborazione tra Poste e Carabinieri va nella direzione di essere ancora più vicini ai cittadini.
L’accordo è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte a evitare gli spostamenti fisici delle persone, e in particolare dei soggetti a maggior rischio, in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale.
L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dalla commissione di reati a loro danno, quali, truffe, rapine e “scippi”.