Questo è il tema affrontato dall’On. Antonio Tasso nell’interrogazione rivolta al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, in diretta TV su Rai2, nel corso del Question Time dell’8 aprile scorso.
Il capogruppo del MAIE ha sostenuto che “la pandemia di COVID-19 ha molto a che fare con l’ambiente: i cambiamenti climatici che modificano l’habitat dei vettori animali di questi virus, l’intrusione umana in un numero di ecosistemi vergini sempre maggiore attraverso la deforestazione e la conseguente perdita di biodiversità, l’agricoltura e l’allevamento intensivi”.
Il ministro Costa ha ringraziato Tasso per avergli consentito, con questa interrogazione, di fare il punto della situazione in Italia:”Oggettivamente, nel dibattito complessivo, ma non soltanto italiano, ma a livello planetario, emerge questo rapporto tra salute e ambiente, un rapporto che si sta approfondendo. In tempi non sospetti – ha ricordato il Ministro – noi abbiamo costituito un tavolo interministeriale con il ministero della salute e ho nominato un rappresentante del ministero ambiente, Antonio Giordano, oncologo e direttore dello Sbarro Institute presso la Temple University di Filadelfia, esperto di rapporti tra ingiurie ambientali e patologie nell’essere umano. Le indicazioni dell’OMS ci confermano che i mutamenti climatici hanno una grande incidenza sulla salute umana.
Questo ci spinge nella direzione, corretta, almeno come Italia e come Europa, dell’European green deal, dell’Italian green deal” dichiara il Ministro. Nella sua replica il deputato sipontino ha osservato che: “Tre Coronavirus in meno di vent’anni rappresentano un forte campanello di allarme e la crisi climatica potrebbe offrire scenari ancora più inquietanti e pericolosi. Infatti, ‘The Lancet Countdown Report 2019’, associa ai cambiamenti climatici un’aumentata diffusione delle patologie infettive”.
La sua analisi, però, comprende anche le problematiche territoriali legate all’ambiente:” Al termine di questa emergenza sanitaria bisognerà intervenire radicalmente anche sui territori difficili, come la provincia di Foggia, dove i reati ambientali sono legati allo smaltimento criminale dei rifiuti, alle discariche abusive, al tombamento di scorie pericolose, e dovranno essere estirpati senza tregua, se vogliamo concedere un futuro alle prossime generazioni”.
E la domanda è “Se non ora, quando?”. Video completo dell’interrogazione su:
https://www.facebook.com/AntonioTassoDeputato/videos/1268046066733823/