“E’ un segnale importante che va nella giusta direzione e che risponde alle esigenze ed alle sollecitazioni che tutto il mondo produttivo pugliese stava avanzando da alcune settimane”.
Con queste parole Damiano Gelsomino, presidente della Camera di Commercio di Foggia e della Confcommercio provinciale commenta il provvedimento assunto dalla Giunta della Regione Puglia che ha stanziato 450 milioni di euro a favore di imprese e partite Iva per contrastare l’emergenza Covid 19.
“Bisogna riconoscere alla Giunta regionale ed in particolare all’assessore al Bilancio, Piemontese – prosegue il presidente della CCIAA – la sensibilità e la prontezza di una risposta che non poteva che essere tempestiva per sortire effetti. Le imprese del territorio hanno bisogno di liquidità ora e le decisioni assunte sembrano andare nella giusta direzione.
Gli interventi che la Regione Puglia ha messo in campo per favorire il credito alle aziende sono strumenti collaudati, per questo ci auguriamo che sia esplicitata immediatamente e in modo chiaro la loro operatività e soprattutto siano resi tempestivi gli interventi riducendo, vista la eccezionalità del momento, i tempi di risposta. Perché qualunque ritardo sarà pagato in termini di chiusure di aziende e perdita di posti di lavoro. A questo proposito ci corre l’obbligo di evidenziare che, in particolare per il microprestito, sarà fondamentale definire bene le modalità di accesso e la platea degli aventi diritto, per evitare di intasare Puglia Sviluppo di pratiche, ritardando di fatto l’erogazione delle risorse. Così come appare giusto e valido proseguire le positive politiche di sostegno al credito attraverso i Confidi. Ma è chiaro che per essere efficaci, anche alla luce del decreto del Governo, c’è bisogno di un intervento poderoso che allinei le garanzie offerte dai Confidi a quelle assicurate dallo Stato”.
“Significativo e apprezzabile – conclude Gelsomino – anche l’intervento ipotizzato a sostegno del sistema turistico regionale della ricettività . In questo caso ci auguriamo che finalmente siano ascoltate le ragioni del vero mondo economico del settore che tanto ha dato in termini di sviluppo e occupazione al territorio e che sta pagando un tributo altissimo alla crisi in atto e che senza misure adeguate corre il rischio di non riprendersi, disperdendo di fatto 10 anni di politiche pubbliche di promozione”.