“All’indomani della risoluzione di questa emergenza bisognerà, pensare ad una revisione delle politiche sanitarie dell’ultimo decennio, del titolo V in tema di ripartizione della competenza sanitaria tra Stato e Regione, ed alla correzione del rapporto fra mercato ed interesse pubblico, al momento fortemente sbilanciato a favore del primo”.
Questo è uno dei passaggi dell’On. Antonio Tasso, in replica all’informativa sanitaria che il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha illustrato alla Camera dei Deputali lo scorso 1 aprile. Il parlamentare sipontino, dopo aver espresso gratitudine per gli operatori sanitari che affrontano un ‘nemico subdolo e pericoloso’ senza armi adeguate’, ha proposto un’analisi cupa:” Mancano i dispositivi di protezione, i tamponi – senza il cui esame rischiamo che in giro vadano persone non guarite, inconsapevoli del proprio reale stato di salute”, mettendo in evidenza che “nell’ospedale di Manfredonia si opera senza adeguate protezioni” e che “le postazioni del 118, agiscono in carenza di personale, equipaggiate male ed in eterna presa in giro lavorativa, da parte di chi dovrebbe stabilizzarli”.
“La mancanza di strutture sanitarie è frutto, di una politica dei tagli che ha considerato i contributi alla Sanità come una spesa, alle volte addirittura fastidiosa, invece di investimento sulla salute” osserva Tasso, che aggiunge “Se in questi anni si fosse investito in strutture – senza i vergognosi depotenziamenti effettuati – se si fosse incentivata la ricerca ed incoraggiata la produzione di materiali sanitari, saremmo giunti ad affrontare questa drammatica emergenza in condizioni diverse da quelle affannose in cui ci troviamo adesso”. “In tale processo di revisione, la memoria storica ci farà comprendere il perché di questo presente e, se sapremo trarne insegnamento, ci eviterà errori in futuro” è la conclusione del suo intervento, durante la diretta TV su Rai2.