E’ triste osservare queste magnifiche foto realizzate da un nostro affezionato lettore, molte delle quali scattate ieri mattina, domenica, 29 marzo 2020, dal balcone della sua abitazione, in Corso Manfredi, dove traspare la desolazione più totale di una città come Manfredonia ferita, fino a ieri viva, luminosa, piena di gente dove lo struscio la faceva da padrone. Oggi il vuoto più totale, mai verificatosi negli ultimi ottant’anni, neanche durante l’ultimo conflitto mondiale. Una guerra che la quasi totalità del pianeta sta combattendo a denti stretti contro un nemico invisibile, un virus identificato coronavirus , ovverosia, covid-19 che da alcuni mesi sta mietendo morti, senza risparmiare nessuno, bambini, anziani, giovani. Neanche gli operatori sanitari che stoicamente, in prima linea stanno disperatamente salvando vite umane nella speranza di trovare un vaccino capace di distruggerlo. Fatti e immagini che devono farci riflettere. Dalle autorità sanitarie ci è stato imposto di stare in casa per evitare il contagio. Responsabilmente lo stiamo facendo, consapevoli che ce la faremo. Rimarrà un brutto ricordo, anche quello di aver visto la nostra città deserta. Il monito e l’insegnamento. Nel dolore, nella sofferenza l’’uomo ha provato e ha finalmente riscoperto il valore della vita, l’aver ritrovato la famiglia con i suoi valori, lo stare uniti, l’amore verso il prossimo, la condivisione, sostenersi l’un l’altro. In definitiva, l’amore universale.
Matteo di Sabato
Foto Francesco Armillotta