Una delle ultime struggenti liriche della nostra straordinaria poetessa e concittadina, Maria Antonietta Cocco-D’Onofrio, prima di tornare al Padre.
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NewsUna delle ultime struggenti liriche della nostra straordinaria poetessa e concittadina, Maria Antonietta Cocco-D’Onofrio, prima di tornare al Padre.
Con l’ultimo lenire
Vai ancora in giro per amalgamare
L’amore dei tuoi figli
Te lo hanno molto spesso negato
Hai detto di no non è vero che sei stata frustata
Hai pianto in gran segreto
Come quella mattina
Spegnesti la voce
Era d’agosto quando anch’io spendevo
Qualcosa che non ho mai voluto dirti
Eri già quasi lontana con l’anima il corpo
Sentiva (forse) i lamenti le ingiurie
Contro chi mi ha fatto uomo(?)
Era il 20 dopo il pellegrinaggio da
Manfredonia a san giovanni rotondo
Non sapevi nuotare
Sei affogata in un aneurisma senza scampo
Ho firmato io le tue dimissioni
Ti volevo/volevamo a casa
In un ultimo abbraccio
Di un sudore spaventoso
Non avevi mai avuto un condizionatore d’aria
Eri sempre freddolosa per tutto quello che la vita
Ti aveva riservato
Ora lo tieni questo refrigerio tutto per te
Avrei preferito il contrario tenerti ancora in vita
Fiore sottobraccio a carlino il condannato
Così si è sporcata la luce intorno alle tue pupille
Così si è aperto il circuito cesoiato da lei l’infida
Lasciandoci soli a tagliuzzare i ricordi
mahhhhhhhhhhhhh