Giovedì 21 Novembre 2024

I pareri contrastanti dell’ex Progetto Treno-tram oggi “Bus Rapid Transit”

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Le opere infrastrutturali costituiscono l’architettura di ammodernamento di un territorio senza il quale non c’è sviluppo. L’allora progetto denominato “Treno-tram” vacilla in Regione. Le risorse messe in campo dal Patto per la Puglia di circa 50 milioni di Euro sono pronte per mettere in moto la macchina organizzativa qualora le Istituzioni (Regione e Comuni) e la società Rete Ferroviaria Italiana, concordino le azioni da intraprendere. In questi ultimi anni la tratta ferroviaria Manfredonia-Foggia è stata posta in stand by in favore del trasporto su gomma. La fanno da padrone le società Ferrovie del Gargano e SITA. Sono state più incentivate le corse a mezzo bus a scapito di quelle su rotaia. La motivazione di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) è stata la bassa frequenza dell’utenza nell’uso del treno. Il progetto Treno-tram così come fu ideato anni fa andrebbe rimodulato – secondo RFI, Comune di Manfredonia e Regione Puglia – considerando anche l’assenza di una normativa tecnica a suo sostegno. La tesi regionale è stata avallata a maggio 2019, al tavolo tecnico del Ministero per le Infrastrutture, e discussa dall’avv. Paolo Campo, consigliere regionale, che ha posto l’accento su una nuova tecnologia: “Bus Rapid Train”. Asserisce l’avv. Campo “Per la realizzazione della connessione logistica saranno utilizzati i fondi del Patto per la Puglia. L’obiettivo ultimo è costruire corsie preferenziali idonee al transito di autobus alimentati a metano, scongiurando l’ingolfamento e l’inquinamento che deriva dall’attraversamento del centro abitato”Questo nuovo sistema di trasporto di massa su corsie preferenziali apposite ha lo scopo di aumentare la rapidità del trasporto su gomma tradizionale raggiungendo prestazioni assimilabili a quelle di una metropolitana classica. Inoltre verrebbero sfruttate le potenzialità della Stazione Ovest di Manfredonia, finanziata per un totale di Euro 1.362.975,31 e concepita come un nodo di scambio intermodale sia per le auto private che per i mezzi pubblici provenienti dalle direttrici di Monte Sant’Angelo, Mattinata, Zapponeta e Foggia. Diversa invece l’opinione del WWF sezione di Foggia. “Ammodernando ed elettrificando la tratta ferroviaria Foggia-Manfredonia (sul modello Foggia-Lucera) e spostando l’attuale servizio di trasporto dalla gomma al ferro, il chilometraggio delle corse automobilistiche potrebbe essere redistribuito sul Gargano, dando un senso all’esistenza dell’attuale stazione fantasma di Manfredonia Ovest e potenziando i collegamenti interni anche in un’ottica turistica”. Sulla recente questione discussa in Regione in cui RFI si è dimostrata favorevole alla dismissione dei binari della ferrovia da “Manfredonia Campagna” a “Manfredonia Ovest”, l’Associazione “Manfredonia Nuova” è nettamente contraria. “Una decisione così importante per la città dev’essere analizzata e discussa dalla politica e partecipata da tutti i cittadini. Ci spaventa, inoltre, il rischio che lo spazio liberato dai binari finisca per alimentare quella speculazione edilizia che ha cementificato fino all’inverosimile il territorio di Manfredonia, togliendole gli ultimi scorci della vista mare.” Cinque anni fa, agli esordi del progetto Treno-tram, ManfredoniaNews.it scriveva dalle proprie colonne “la possibile realizzazione degli attraversamenti a raso delle trasversali tra Via Di Vittorio e il Lungomare del Sole, definiti “waterfront”, il fronte mare, che avrebbero dovuto finalmente collegare la città al mare”. Nonostante siano disponibili le risorse, il “fronte mare” è rimasto una bellissima chimera irraggiungibile.

di Grazia Amoruso

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Commenti

  • Nihil sub Soli novum: purtroppo, anche qui, in Piemonte e, nella fattispecie sulla tratta Pinerolo – Torre Pellice, si sta favoleggiando con proposte quanto mai balzane relative ad una pista per circolazione di autobus elettrici su sede propria, impiegando il sedime di una ferrovia di cui qualcuno auspica lo smantellamento. Questo non fa altro che accentuare una manifesta avversione nei confronti del mezzo più sicuro ed ecologico e che dovrebbe costituire il cardine dei trasporti terrestri da parte di molti Pubblici Amministratori, i quali sembrerebbero essere, al pari di molti altri Cittadini, asserviti al mondo della gomma, troppo spesso adoperata come serbatoio elettorale da una parte ed impropriamente come unico mezzo, specie privato, per puro egoismo dall’altra. Va da sé che quanto faticosamente costruito dalle generazioni passate, sull’onda di quanto iniziato da una personalità lungimirante come Sua Eccellenza il Signor Camillo Benso, Conte di Cavour, non debba essere assolutamente disperso, ma, anzi, dovrebbe essere adeguatamente conservato e migliorato, al fine di dotare il territorio di una rete di trasporti sicura, ecologica, affidabile e sostenibile e questo si può fare solo assegnando il posto d’onore alla ferrovia: un sistema antico per data d’invenzione, ma che ha saputo evolversi ed affrontare le sfide dei tempi moderni, senza ricoprirsi di quella patina d’obsolescenza che qualcuno vorrebbe gettarle addosso.
    Sarebbe auspicabile che il Meridione, dov’è stata realizzata la prima ferrovia d’Italia, prosegua su questa strada, ovviamente, ferrata e, restando nella zona, sarebbe quanto mai opportuno chiudere l’anello intorno al Gargano, da Manfredonia a Peschici e, magari, offrire un collegamento ferroviario per San Giovanni Rotondo, sgravando la terra di Padre Pio dall’assillo di una pletora di autobus turistici, i quali non dovrebbero mai essere impiegati se non per quelle brevi tratte che non possano essere coperte con il treno. Quanto mai da proscrivere sarebbero, infine, quei torpedoni che percorrono centinaia, se non migliaia di kilometri, sovente di notte: non è un modo né sicuro, né comodo, né intelligente di viaggiare e serve solo a foraggiare i più disparati imprenditori.

    Roberto Borri 19/03/2020 7:21 Rispondi
  • “”Evitare l’ingolfamento del traffico per l’attraversamento del paese”” Che significa? Forse l’Avv.Campo vuol costruire un sovrappasso che superi tutta la città! Forse non ha mai provato a percorrere Via Tribuna nelle ore di punta. Forse non ha mai visto la mole di traffico, quasi a senso unico, dai comparti per viale Michelangelo, dalle 7,30 alle 8,30 del mattino! A Manfredonia il traffico è già ingolfato!!

    ilproletario 17/03/2020 12:25 Rispondi
  • Brava…alla faccia delle opere fantasma, quanto costano….elettrificate la tratta, riducendo inquinamento provocato dal transito di bus su gomma. Perché in altre realtà similari è stato possibile ?

    cittadino 17/03/2020 7:51 Rispondi

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