Mercoledì 20 Novembre 2024

Servizio 118 e operatori sanità, Fp Cgil “sono l’orgoglio di Foggia”

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Operatori dell’emergenza-urgenza senza mascherine e sotto organico, 5 equipe in quarantena

“Meritano un encomio gli autisti-soccorritori e gli operatori del 118, come tutto il comparto sanità”

Pressione sui lavoratori del ‘Riuniti’ che, oltre al virus, devono affrontare anche le aggressioni

Senza mascherine protettive, sotto organico e con una crescente pressione addosso: è questa la condizione vissuta dai 400 autisti-soccorritori, infermieri e medici del servizio 118 in provincia di Foggia. Delle 23 attive in Capitanata, 5 sono le equipe sottoposte a isolamento per interventi su persone che, in un secondo momento rispetto al soccorso ricevuto, si sono rivelate positive al coronavirus. “Gli autisti soccorritori del servizio di emergenza-urgenza operanti in Sanitaservice meritano un encomio”, ha dichiarato il segretario FP Cgil Mario La Vecchia. “Stanno lavorando in condizioni estremamente difficili, con un livello di rischio molto alto a causa della diffusione del contagio da Covid19. “E’ necessario che Sanitaservice”, ha aggiunto Angelo Ricucci, segretario provinciale FP Cgil con delega alla Sanità privata, “compia un’accurata verifica dei DPI, i Dispositivi di Protezione Individuale di cui devono essere dotati gli operatori, e che provveda a fornire gli operatori non solo delle mascherine ma di tutto quanto è necessario per garantire i livelli di sicurezza sia agli autisti-soccorritori che alle persone con le quali gli operatori vengono a contatto”. A causa dell’emergenza sanitaria in atto, certamente è necessario un aggiornamento del DVR, il Documento di valutazione del rischio cui sono sottoposti gli operatori del servizio di emergenza-urgenza.

La segreteria della Funzione Pubblica Cgil Capitanata, inoltre, esprime apprezzamento per l’assunzione di responsabilità del direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia Vitangelo Dattoli che, con prontezza, ha proceduto a reclutare nuove professionalità per destinarle al potenziamento dell’organico nelle unità operative di Pneumologia, Malattie infettive, Rianimazione e Pronto Soccorso, nonché del personale OSS (Operatori Socio Sanitari), come personale di supporto. “Anche in questo caso, naturalmente, chiediamo al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione l’aggiornamento del DVR, qualora non sia stato ancora predisposto, per l’emergenza coronavirus”, ha dichiarato La Vecchia. “Siamo molto preoccupati per l’ennesimo e recente episodio di aggressione ai danni di un lavoratore del ‘Riuniti’”, ha aggiunto il segretario FP Cgil Foggia. “C’è bisogno di un cambiamento culturale profondo. I cittadini devono rendersi conto che i lavoratori delle strutture e dei servizi posti a presidio della sicurezza di tutti fanno un lavoro prezioso, essenziale, con abnegazione e spirito di sacrificio. Ai vertici amministrativi e strategici del Policlinico chiediamo di continuare ad avere la massima attenzione per fronteggiare e contenere il più possibile il contagio da Covid 19, allo stesso tempo, si chiede di non abbassare la guardia sul fronte della sicurezza dei lavoratori. Sicurezza intesa sia come tutela della salute, non facendo mai venire meno la fornitura di tutti i presidi e dei dispositivi di protezione, sia come protezione dei lavoratori dalle minacce e dalle aggressioni verbali e fisiche”. Gli operatori sanitari sono una risorsa di fondamentale importanza. Occorre che tutti siano dotati dei dispositivi di protezione individuale.

Particolare attenzione deve essere rivolta verso quei servizi soggetti a maggior rischio, come il Pronto Soccorso, le unità di Malattie Infettive e Rianimazione e il Servizio 118, dove le condizioni di sicurezza deve essere certificate e osservate rigorosamente perché ne va della salute degli operatori e non solo, “su questo saremo inflessibili”, ha annunciato La Vecchia. “Bisogna favorire il più possibile l’attuazione del lavoro agile; contenere per il tempo necessario le attività e i servizi da erogare alle sole attività urgenti e indispensabili; garantire la capillare distribuzione dei DPI, in osservanza del DVR, in modo da mettere i lavoratori in condizione di lavorare in piena sicurezza”.

 

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