La Puglia in apprensione per gli arrivi dal Nord, a poche ore dallla firma del decreto con cui il governo ha istituito le nuove zone rosse, e nella notte il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha firmato un’ordinanza. Il provvedimento del governatore “obbliga chi proviene dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma Piacenza, Reggio Emilia, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria a comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale” e soprattutto di “osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario” – la quarantena, in altre parole – “mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni”.
Emiliano ha affidato poi a Facebook un messaggio rivolto a tutti i pugliesi che stanno rientrando dal Nord. “Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata”. E ancora: “Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana. State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del Nord Italia. Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato”.
Tornando all’ordinanza, si ricorda che “in caso di comparsa di sintomi” si deve “avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica competente sul territorio” e che “la mancata osservanza degli obblighi” imposti dal provvedimento “comporterà le conseguenza sanzionatorie come per legge (articolo 650 del Codice penale, se il fatto non costituisce più grave reato)”.
I nostri Amministratori,a livello regionale e anche governativo, hanno una visione ristretta dei problemi del popolo che rappresentano, non a 360° come si dice in questi casi. Il Decreto di Giuseppe Conte proibisce la circolazione delle persone nelle zone citate. Ma le persone ivi abitanti hanno bisogno delle merci provenienti da altre province. Succede che gli AUTISTI dei mezzi delle zone libere SI RIFIUTANO di recarsi nelle zone ristrette per non rimanervi prigionieri, cioè non hanno regolamentato la circolazione delle merci e dei mezzi trasportati. Forse è opportuno ricordare a Emiliano che moltissimi di coloro che si sono affrettati a tornare in Puglia poi, VOTERANNO IN PUGLIA!!!!
Capisco le richieste di Emiliano, però da Milano ci chiedono: “Sono studente universitario e vivo da solo a Milano: se non debbo muovermi da casa e dovessi infettarmi, chi mi curerà, Emiliano mi manderà un infermiere, un dottore oppure mia madre??”” Idem da una giovane insegnante, idem da un lavoratore trasfertista, da un giovane cameriere, eccc.