In quest’ultima decade di Febbraio, Manfredonia, distratta dai festeggiamenti carnascialeschi, tiene alta l’attenzione verso la minaccia del COVID-19, “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata. Il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, T. A. Ghebreyesus, lo ha annunciato l’11 febbraio 2020. I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Secondo il pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la SARS ed è chiamato Sars-CoV-2. La televisione, i media e i social network bombardano continuamente l’opinione pubblica con allarmanti informazioni, destando tanta ansia e preoccupazione. Attraverso semplici ed esaustive indicazioni, rassicuriamo il lettore che la nostra Cittadina e tutta la Capitanata stanno scrupolosamente seguendo tutte le misure di contrasto al suddetto virus e le direttive del “Protocollo operativo per la gestione di casi sospetti di COVID-19 in Puglia”, scaricabile del Portale regione.puglia.it/coronavirus. Il Protocollo prevede in particolare: la Centralizzazione della gestione dei casi sospetti presso l’UOC Malattie infettive del Policlinico di Bari; la presenza per ogni ASL di un’ambulanza dedicata al trasporto di casi sospetti; l’attivazione di un ambulatorio che garantisca l’isolamento fino al trasferimento all’Unità specialistica di Bari. L’Ospedale “San Camillo” di Manfredonia ha costituito, all’esterno dell’Ospedale, sul lato sinistro dell’ingresso del Pronto Soccorso, un presidio di “triage”. “L’infermiere di triage” valuterà le priorità assistenziali delle persone che si presentano spontaneamente, stabilendo un ordine di accesso alla visita medica, ponderato alla gravità dei sintomi accusati. Se i soggetti provengono dalle aree a rischio del Nord Italia, esposte al nuovo coronavirus da meno di 14 giorni, occorrerà: raccomandare l’isolamento fiduciario del paziente a domicilio, fornendo i dispositivi volti a prevenire la diffusione del virus durante il trasporto con mascherine, guanti ecc. Contattare il Dipartimento di Prevenzione territorialmente competente (quello di FG è 0881.884310) che approfondirà l’indagine sul criterio epidemiologico ed allerterà l’UO malattie infettive del Policlinico di Bari e l’Osservatorio Epidemiologico regionale. La Puglia come altre regioni italiane sono in allerta. I 20 casi sospetti analizzati con i tamponi faringei sono risultati negativi al Test per SarsCoV-2, tranne i due contatti stretti del caso di Torricella provenienti da Codogno nel Lodigiano. La Regione Puglia ha attivato H24 il numero verde 800713931 per informazioni generali sul Coronavirus, sulle misure in atto e sui numeri da contattare per segnalare il transito o il contatto con persone provenienti dalle aree a rischio. Qualora dovessero comparire sintomi come febbre, tosse, mal di gola, mal di testa e, in particolare, difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico di famiglia che valuterà se curarsi direttamente a casa o nei casi sospetti di recarsi al Servizio Triage/Pronto Soccorso. È comunque buona norma per prevenire infezioni, anche respiratorie, il lavaggio frequente e accurato delle mani, dopo aver toccato oggetti e superfici potenzialmente sporchi, prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca. Il nostro territorio è sicuro e protetto. Non serve barricarsi in casa, sospendere attività commerciali, sportive, ricreative e quant’altro. Troppi danni sono stati già rilevati dalle strutture turistiche per la sospensione di vacanze e viaggi d’istruzione. Il “paese” deve andare avanti per continuare a progredire, seguendo le precauzioni e affidandosi alle Istituzioni competenti che stanno arduamente lavorando per preservare la salute dei cittadini.
Grazia Amoruso