“Un vertice con i rappresentanti delle Istituzioni, enti locali, forze dell’ordine e tecnici, affinché al fianco delle sacrosante indagini della magistratura e dei Carabinieri del Noe – che ringrazio per la continua attività a tutela dell’ambiente – ci si possa attivare immediatamente per la bonifica e messa in sicurezza dell’area protetta del Parco del Gargano usata, da un’organizzazione che non esito a definire ecomafiosa, come discarica di rifiuti anche classificati come pericolosi”.
E’ quanto annuncia l’assessore all’Ambiente Gianni Stea a proposito delle indagini dei Carabinieri del Noe di Bari e del Comando provinciale di Foggia che da questa mattina stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di sei persone accusate di aver illecitamente smaltito, riempiendo avvallamenti naturali del terreno, rifiuti all’interno dell’area protetta.
“Una vera e propria bomba ecologica in una zona che ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti internazionali – aggiunge Stea –. E’ compito fondamentale dell’assessorato che mi è stato affidato, una continua attività a difesa di queste oasi naturalistiche che rappresentano patrimoni unici e dal valore straordinario per l’intera comunità pugliese, ma che purtroppo, sovente, entrano nel mirino degli ecocriminali”.