Risuonano ancora nei nostri orecchi le vibranti parole di P. Franco Moscone, arcivescovo, pronunciate durante l’omelia in occasione della Festa Patronale e ripetute a quella dedicata a S. Lorenzo Maiorano, quando ammonisce: “Manfredonia”Ri-alzati, Reagisci, convinta contro la rassegnazione e l’inedia… Scagli pratiche lavorative ed economiche corrette e legali, che rifiutino tentazioni corruttive e clientelari. Convinciti che il bene comune precede l’interesse individuale….” Avevamo estremamente bisogno di un segnale così forte, che scuotesse i nostri animi, iniziato dall’amatissimo e compianto Mons. Michele Castoro e ri-lanciato, con altrettanta determinazione, dal suo successore, Padre Franco Moscone che non si stanca e, siamo certi, continuerà a farlo, per svegliarci dal torpore e dall’indifferenza che da circa tre decenni sta flagellando la nostra città. A quanto pare, ci sta riuscendo. Manfredonia sta reagendo, così come ha sempre fatto nei momenti più difficili. La società civile sta riprendendosi il maltolto, lo dimostrano le iniziative intraprese dall’AMA (Associazione Manfredonia Attiva), costituita da giovani imprenditori e commercianti. Le bellissime iniziative durante le festività di Natale ne sono la prova. Pronti ad affrontare un’altra grande sfida, offrendo collaborazione alla Pro Loco, incaricata di organizzare la 67a Edizione del Carnevale di Manfredonia. Una grande festa che, coinvolge l’intero popolo sipontino, sempre alla ricerca delle radici locali e dei suoi antichi significati. Un meraviglioso feeling, dunque, che dura da secoli. Attimi di gaudio, carpiti in momenti difficili che, purtuttavia, almeno per un po’, riescono ad allontanare dalla mente le preoccupazioni, i problemi quotidiani, le diversità di opinioni e quanto di cattivo si è accumulato durante l’anno. L’illusione di poterli cancellare in pochi attimi? Per molti, forse no, non per il sipontino. In questi tre giorni, egli compie un viaggio fantastico che lo porta a vivere momenti di estrema felicità. Un tuffo nel passato per rimembrare le antichissime origini del nostro Carnevale, considerato come la continuazione delle Feste dei Saturnali, celebrate dagli antichi romani verso la fine di dicembre. In quei giorni tutto poteva accadere, il timido riusciva ad esternare i propri sentimenti all’innamorata, gli inclini alla paura trovavano la forza di dire in faccia a tutti come la pensavano. Lo scherzo, la satira, la burla erano d’obbligo, perché a Carnevale, “ogni scherzo vale”. Così nella tradizione, così nella continuazione dei riti carnascialeschi. Sconvolgente la preparazione del Carnevale, la partecipazione della città è totale. Tutti si mobilitano nel preparare i costumi per la Gran Parata di Carnevale. Che dire della Sfilata delle Meraviglie, oltre mille bambini che indossano costumi da favola, grazie al prezioso coinvolgimento della Scuola, le associazioni, i gruppi spontanei. Sono loro che danno vita a questo magico evento atteso tutto l’anno. Connubio indissolubile che va rinsaldandosi sempre di più. Il divertimento, la spensieratezza sono condivisi con le migliaia di turisti provenienti da tutta Italia che alimentano notevolmente la micro economia, ossigeno indispensabile per le attività commerciali. Questa è la reazione più sana e giusta per riprendersi la città.
Matteo di Sabato