Per l’intero pomeriggio Biagio Cipparano, 51 anni, ex autotrasportare – oggi magazziniere – ha raccontato davanti agli investigatori e al pm Maria Giuseppina Gravina le ore che hanno preceduto l’aggressione mortale nello studio di Lungomare Nazario Sauro. I sospetti di una relazione tra Paglione e la moglie di Cipparano, con quest’ultimo che non avrebbe “accettato” la fine del rapporto sentimentale, sarebbero alla base del gesto.
Dalla ricostruzione del legale del reo confesso, si sarebbe trattato di una discussione sfociato in un’aggressione letale. Il consulente del lavoro avrebbe cercato la salvezza, riuscendo a raggiungere l’androne del portone, mentre Cipparano si dava alla fuga, per poi costituirsi presso il commissariato. Proprio qui, accompagnato dal legale di fiducia Angelo Salvemini, Cipparano avrebbe spiegato le ragioni del movente.