Come ormai da sei anni gennaio è il mese della Notte Nazionale dei Licei Classici d’Italia. Anche il Liceo Classico “Aldo Moro” di Manfredonia è giunto alla sua quarta edizione, aderendo all’iniziativa nazionale che quest’anno si è svolta in contemporanea il 17 Gennaio, con inizio collettivo alle ore 18 e con conclusione a mezzanotte.
La Notte Nazionale si inserisce all’interno di un programma etereogeneo che permette alla Bellezza del sapere classico di prendere forma, di tradursi nella realtà contemporanea, mediante varie forme artistiche, dal teatro, alla danza, al canto, all’ausilio delle nuove tecnologie che spesso apportano brio, originalità e modernità al mondo antico che diviene spesso maestro di saggezza, portatore di valori universali, attuali anche nei nostri giorni.
Un approccio metodologico capace di rendere la didattica viva, in azione, di divenire corpo, voce, riscoprendo e praticando quei principi propri dell’eros pedagogico, risvegliando negli studenti il potere della creatività, dell’intelligenza emotiva, molto spesso assopita e dormiente nei curricola scolastici.
Dopo una lettura drammatizzata del brano vincitore del concorso di scrittura creativa di Gabriel Di Bianchi del Liceo Classico “Emanuele Repetti” di Carrara e un intervento sulle Satire Esopiche in Trilussa ad opera del Dirigente Scolastico, Leonardo Pietro Aucello si è entrati nel vivo della serata.
Tema della Notte Nazionale del Liceo Classico di Manfredonia è stata proprio la Notte, tempo del racconto, della narrazione, della Luna e dell’immaginazione, declinato in varie forme artistiche, dalla lettura di poesie dall’antichità ai tempi più recenti, da Saffo, a Emily Dickinson ad Alda Merini, ad un excursus nel campo della storia dell’arte, alla narrazione della notte della caduta di Troia realizzata mediante uno storytelling che dal passato si è rivolto al presente, evidenziando come “l’ira funesta del Pelide Achille” si ripercuote anche ai giorni nostri, ancora terreno di guerre e prevaricazioni.
Gli studenti e le studentesse sono stati seguiti anche dall’attrice del Teatro della Polvere, Mariangela Conte nella realizzazione di una commedia di Shakespeare dal titolo “Molto rumore per nulla”.
Un programma ricco e variegato quello dei classicisti dunque che si è concluso con la lettura corale in contemporanea nazionale di alcuni versi dell’Agamennone di Eschilo.
Tale approccio dovrebbe divenire pietra miliare per la costruzione di qualcosa di autentico perché come affermava Maria Montessori “per insegnare bisogna emozionare” e per emozionare, si può aggiungere, è necessario emozionarsi. Siamo infatti tutti fili di una medesima narrazione, il nostro compito è quello di trovare i giusti intrecci per arricchirci vicendevolmente con la storia dell’altro. In tal modo anche l’apprendimento risulta più motivante, in quanto in un ambiente sereno si tende ad imparare di più.
Angela la Torre