Sono ben 35 i dipendenti del Comune di Manfredonia che, grazie al decreto legge dell’ex Governo giallo-verde denominato ‘Quota 100’, sono andati in pensione dal 1° gennaio 2020. Un duro colpo ad una macchina amministrativa che lavora già in affanno, ma che sta correndo ai ripari per compensare almeno in parte le perdite.
Nel corso di quest’anno e nel prossimo, stando alla Deliberazione della Commissione straordinaria n. 26 del 10 dicembre 2019, vi saranno assunzioni in diversi settori di cui 12 a tempo indeterminato per mobilità e concorso pubblico, e 26 a tempo determinato.
Nelle assunzioni a tempo indeterminato è prevista la stabilizzazione di quattro LSU a part time, cifra che si è ridotta drasticamente rispetto alle 13 unità che rientravano nel piano del fabbisogno del personale varato agli sgoccioli della seconda legislatura targata Angelo Riccardi.
Intanto al municipio sipontino la pianta organica del Comune con i neo pensionati ruzzolerà pesantemente, in una parabola discendente che vede alcuni uffici ormai del tutto sguarniti. Basti vedere il caos che ha investito l’anagrafe, dove per una carta d’identità già a dicembre era prevista un’attesa di ben quattro mesi e che ora rischia di vedere i tempi allungarsi ulteriormente.
Il piano di rientro ha purtroppo limitato da qualche anno le possibilità di movimento per le nuove assunzioni e, in attesa che la situazione si sblocchi, non resta che confidare nella buona volontà dei dipendenti che si dividono ormai anche tra più uffici pur di assicurare diligentemente i servizi alla cittadinanza.
Maria Teresa Valente
Ma chi amministra il Comune sa che una eventuale stabilizzazione di LSU che da anni espletano quei lavori non grava per ben 4 anni sui conti comunali ed è tutto sulle spalle della Regione e dello Stato? Per me si tratta solo di fare un dispetto ai quei lavoratori che sul campo si stanno meritando la stabilizzazione per assumere gente attraverso la mobilità (chi sono?) e attraverso concorsi svolti presso altri Comuni (quindi gente di fuori) gravando ulteriormente sulle già precarie casse comunali.