Sciolta la società Oasi Lago Salso. Con questo atto si perdono € 35.000 annui di contributi AGEA. Il Comune di Manfredonia rientra nella gestione dell’area e il Parco del Gargano (nonostante il comunicato soddisfatto del suo presidente) è fuori al pari dell CSN. Il Comune non ha le competenze e le risorse economiche per farlo ed è un’area con vincolo di uso civico. Chi pagherà le bollette? Chi riscuoterà il canone di fitto del ristorante? Chi avrà le chiavi? Chi aprirà i portelloni per far entrare l’acqua nelle vasche? Insomma chi la gestirà? Ce lo chiediamo molto preoccupati. La zona umida, oltre che un grande patrimonio naturalistico, è anche una attrattiva turistica per il nostro territorio! Cosa proporrà al Comune il Parco? Il presidente Pazienza non lo dice. Perché?
Innocenza Starace e Alfredo De Luca. Portavoce Verdi di Manfredonia
“Il cucchiaio sa i guai della pignata.Come dice un vecchio proverbio. Chi a vissuto dentro questo posto meraviglioso,che qualcuno a dimenticato il nome,per pensare a ben altro?Si chiama OASI LAGO SALSO,per 15 lunghi Anni con quei sciacalli alle spalle,con il fiato sul collo,ogni momento, solo perchè non volevano essere visti di quello che dovevano fare,ho strafare. Opportunisti,Parassiti,Occasionali Presuntuosi, e Prepotenti,solo e sempre pensando ai propri interessi, disinteressandosi del reale paradiso che lo circondava.il tempo e la medicina per questi soggetti, e arrivato anche per loro il momento per andare a lavorare, e guadagnarsi il pane onestamente .GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE, Presidente, Pazienza Pasquale sei stato un grande a fare un operazione, unica e sola, nella decisione di liberare loasi lago salso da quei parassiti e sanguisuga.PRESIDENTE io sono conte te,in qualsiasi momento che ha bisogno della mia persona.
Presente Pazienza, attenzione ai sciacalli, come vede, si preoccupano solo dei soldi.Quel territorio, martoriato da quattro incompetenti, non viene mai messo in discussione, perché? Perché, l’interesse sono i soldi, quei maledetti soldi.
La nostra attenzione, va tutto al nostro presidente Pazienza, con la speranza che riesca a far tornare quel territorio com’era negli anni 90.