Così il nostro estroso, quanto ingegnoso concittadino Franco La Torre, insegnante di matematica in pensione dal 2018, ha voluto chiamare le sue opere dedicate alla Natività, edizione 2019, al mare e a tanto…altro, utilizzando ogni sorta di materiali. Dal fil di ferro, alla corda e al rasante, prodotto, quest’ultimo, costituito da grassello di calce per intonaci, materiale, che ha utilizzato per creare vasellame riferito al periodo dauno, (Paleolitico superiore, o Età del Ferro – 6°, 5° sec a.C.). Oltre al presepe, l’estroso Franco, in occasione della Mostra, edizione 2018, ha rappresentato la Natività inserendo un personaggio tipico del nostro Carnevale, “Zè Peppe”, con pupi realizzati artigianalmente, utilizzando materiale del più diverso. Dal 27 al 30 luglio dello scorso anno, in una mostra dedicata al mare, ha esposto una sua creazione, un peschereccio in scala di 1 metro e ottanta centimetri, con tutti gli accorgimenti tecnici, un trabucco con rete modale, (antica macchina da pesca, tipica delle coste garganiche molisane e abruzzesi), una paranza (imbarcazione da pesca costiera fino a 25 t. di stazza lorda), un trabaccolo, o bragozzo (grande barca a vela da pesca o da trasporto), un faro. Durante la scorsa Natività l’eclettico artista ha realizzato alcuni presepi, in miniatura di cui uno utilizzando semplice fil di ferro. Rimane sempre la passione per la pittura. Le opere possono essere ammirate fino al 7 gennaio prossimo, in via Spinelli, 7, dalle ore 18:00 alle ore 20:30.
Matteo di Sabato