Lettera aperta all’ingegnere Gianni Rotice Presidente Confindustria di Capitanata
Egregio Ingegnere,
il fatto che il TAR di Puglia abbia rigettato il ricorso intentato contro l’Energas dal Comune di Manfredonia, dalla Lipu e dal Caons ci lascia amareggiati in quanto non sono state per nulla tenute in conto le nostre considerazioni basate su verità inoppugnabili; mentre sono state prese per buone quelle derivanti da interpretazioni e pastoie burocratiche che da anni vanno propinando coloro i quali sperano di aggiudicarsi, a qualsiasi costo, le commesse per la realizzazione del deposito di GPL a Santo Spiriticchio. E tra quest’ultimi, innanzitutto va annoverato proprio Lei, caro ing. Rotice, che ha rilasciato sulla Gazzetta del Mezzogiorno un intervento nel quale sostiene le motivazioni del Sì all’impianto. ‘‘Non sono contrario ad Energas – lei ha riferito nella sua conferenza stampa a Foggia – semplicemente non vedo la ragione per cui non si possa fare. I detrattori di questo progetto non riescono ancora a spiegare le ragioni sul perché un impianto di questo tipo sia pericoloso per l’incolumità pubblica’’.
Tali affermazioni ci lasciano di stucco e perplessi perché esse dimostrano che Lei, ing. Rotice, non possiede le dovute conoscenze tecnico-scientifiche di tali impianti industriali. Nonostante ciò, ne parla. Abbiamo anche l’impressione che Lei non conosca le direttive Seveso II/III nelle quali si esplicita con evidente chiarezza che l’impianto in questione è ‘‘a rischio di incidente rilevante’’, per cui risulta non solo pericoloso, ma prevede, obbligatoriamente, la redazione di un PEE (Piano di Emergenza Esterno), coordinato dalla Prefettura e di un PEI (Piano di Emergenza Interno).
Caro ing. Rotice, sic stantibus rebus, Lei dimostra una non credibilità di quanto afferma perché tutto è in funzione del profitto di pochi che va contro gli interessi della nostra collettività, ormai consapevole della sua profonda prostrazione e vogliosa di sottrarsi, d’ora in poi, alle gratuite imposizioni che oggi sono tanto di moda. Le Sue affermazioni risultano essere antitetiche alla verità e sono obiettabili anche da parte di chi ha superficialmente letto il progetto dell’Energas, risalente al lontano 1999, che è frutto dell’applicazione di normative obsolete, ormai del tutto superate da nuove leggi che tutelano maggiormente la sicurezza delle persone e dell’ambiente.
Vogliamo farLe presente che se le leggi affermano che questo tipo di impianto è “a rischio di incidente rilevante” non lo fanno soltanto in riferimento alla tecnologia utilizzata, ma soprattutto al tipo di sostanza di cui trattasi, alle quantità in gioco e alla complessità delle operazioni che vi si svolgono. Gli incidenti paventati dalle leggi non sono atti voluti dagli operatori, ma imprevisti e per questo si fa riferimento al rischio di incidente, che nel nostro caso è rilevante. Per schiarirLe le idee faccia riferimento a Viareggio, dove a causa di una ferrocisterna di GPL ci sono stati 32 morti; oppure pensi a Cassino nel 1977 dove una cisterna rimorchio di GPL, a causa di una perdita da una manichetta, ha originato uno scoppio con 6 morti; può pensare a San Juanico – Città del Messico – dove il 19 Nov. 1984 è esploso un deposito di GPL con 600 morti, 7.000 feriti e circa 200.000 evacuati; ricordiamo, ancora, il 23 dic. 2015 in Nigeria è saltata in aria una autocisterna con almeno 100 morti perché l’autista aveva fretta di rientrare a casa per le feste di Natale. Tutti i giorni, nel mondo, ci sono incidenti di diverse dimensioni. A questo punto credo sia facile capire che significa “incidente rilevante”.
Per completare il discorso sulla sicurezza si vada a studiare cosa significa ‘‘scambio termico a circuito aperto’’ e poi ci rifletta su.
Caro ing. Rotice, Manfredonia, recependo appieno la pericolosità dell’impianto, ci ha dato manforte, sostegno e ci ha spinto a CONTINUARE NELLA LOTTA. Le associazioni che rappresentiamo (sono più di 20) da anni si sono prodigate a informare la popolazione con mostre fotografiche, con convegni, con manifestazioni di piazza, con incontri pubblici e, per ultimo, con un Referendum il cui risultato Lei finge di ignorare. Siamo stati perseveranti e lo saremo ancora nel presentare le verità, ora da Lei e da altri (pochi per fortuna) contestateci.
Quando noi ci prodigavamo a diffondere il ‘‘NO ENERGAS’’ , Lei, caro ing., dov’era? Come mai solo oggi ha espresso il suo pensiero di dissenso? Forse, avrà pensato che era il momento, data la mancanza di un’Amministrazione, più facile per agire in contrapposizione al volere della città?
Noi confidiamo nell’operato dei Commissari straordinari che sicuramente terranno in debita considerazione la volontà ampiamente espressa dai cittadini.
Ci stupisce vederLa ancora come componente del Consiglio dell‘Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Lei fu nominato dall’Amministrazione locale con lo scopo precipuo di difendere gli interessi di Manfredonia e non assumere posizioni contro la città. Questo incarico, secondo noi, ora che Lei si è chiaramente palesato, costituisce conflitto di interesse. Auspichiamo che venga sostituito con gente disinteressata che, di certo, potrà dare un proficuo contributo per il bene comune dei manfredoniani.
Le consigliamo, prossimamente, di seguire i nostri interventi sui mass-media e su testate giornalistiche obiettive e non complici. Continueremo ad illustrare, in maniera assai intellegibile e con cognizioni di causa, il perché del nostro “NO ENERGAS”.
Intanto Le auguriamo un Buon Natale, con la speranza che qualche buona stella Le possa portare consiglio e illuminarLa. È un bene per tutti! Anche per Lei, ingegnere.
COMITATO NO ENERGAS CAONS
È encomiabile questo articolo, da piccolo imprenditore del turismo , vorrei spendere due righe a favore di chi da anni, si è mostrato contro questo enorme ed obsoleto progetto visto che il mondo fatto di gente che non vuole ancora speculare sulla natura va in direzione opposta , noi dovremmo incentivare le energie alternative e non il gpl, purtroppo certi imprenditori che da anni speculano sulle disgrazie dei cittadini dovrebbero esaminare la loro coscienza e dire , probabilmente questa meravigliosa terra L ‘abbiamo già notevolmente distrutta, non continuiamo a contribuire alla sua totale distruzione ma rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di consegnarla ai nostri posterii in maniera più sana e longeva possibile! Cercherò con tutte le mie forze di oppormi all insediamento di questo ennesimo mostro !!