“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.”
Lo scorso 22 Novembre le “Magliette Bianche”, associazione apartitica rappresentata dai cittadini delle aree S.I.N (Siti di Interesse Nazionale) hanno realizzato una manifestazione nazionale per richiedere la bonifica dei propri territori inquinati. Anche Manfredonia rientra in questi siti a causa dell’incidente del 26 Settembre 1976, ad opera dell’azienda Enichem che ha portato alla fuoriuscita di arsenico che continua a giacere nei nostri terreni, inquinante che ormai è percolato a 18 m di profondità. Mentre la bonifica di quell’area è stata realizzata solamente al 18%, quella marina è allo 0%.
Magliette bianche e le varie associazioni ambientaliste accorse richiedono una bonifica vera, partecipata e trasparente.
Tra i presenti vi era anche l’On. Antonio Tasso.
Non solo Enichem è stato l’argomento di discussione in quanto dal 1999 Manfredonia è minacciata da un altro ecomostro, l’Energas, azienda napoletana che vorrebbe installare nell’area di Santo Spiriticchio, a pochi km dall’Oasi protetta Lago Salso, un deposito di GPL di 60.000 metri quadri, il più grande d’Europa, non tenendo conto dei rischi che il deposito apporterebbe alla città.
Siamo in clima natalizio, ma come ha rivelato Padre Franco Moscone, presente all’evento “Gesù non è nato per fare festini e carnevali, ma si è incarnato nella realtà”.
La lotta ad Energas continua per difendere e tutelare l’articolo 1 della Costituzione in cui si afferma che “la sovranità appartiene al popolo”, popolo che nel novembre del 2016 si è espresso per più del 95% contrario all’installazione dell’impianto, così come ha rivelato il professore di filosofia e storia, Michele Illiceto. “Come posso insegnare cittadinanza e costituzione a scuola se già il 1 Articolo viene disatteso?”
Angela la Torre
Andate a lavorare.a Manfredonia c’è bisogno di lavoro per giovani