Domenica 22 Dicembre 2024

Ritorna domenica 22 dicembre in Piazza del Popolo l’appuntamento delle Magliette Bianche Italiane con l’evento di sensibilizzazione sulle zone SIN inquinate italiane

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Cosa si è fatto SIN ora?
Ritorna domenica 22 dicembre in Piazza del Popolo alle ore 10 l’appuntamento delle Magliette Bianche Italiane con l’evento di sensibilizzazione civica sulla problematica delle zone SIN inquinate italiane, la maggior parte delle quali ancora non bonificate. Se l’appuntamento di settembre era finalizzato a riaccendere i riflettori sulla devastante situazione nazionale, questo secondo appuntamento, programmato in simultanea in 20 città italiane fra cui in Puglia anche Bari e Taranto, presenterà una serie di richieste urgenti e necessarie per attuare le bonifiche e tutelare lo stato di salute dei 6 milioni di italiani residenti nelle 44 zone SIN riconosciute (ne esisterebbero anche altre che il Ministero dell’Ambiente non ancora “vede” cosi critiche). Ricordiamo che il sito SIN di Manfredonia è il quinto in Italia nella triste classifica di gravità e mancanza di operazioni efficaci di bonifica. Le altre città coinvolte saranno: Gela, Sulcis, Livorno, Augusta, Bacino del fiume Sacco, Massa Carrara, Biancavilla, Bari, Manfredonia, Casale Monferrato, Val Basento, Orbetello, Taranto, Trieste, Falconara, Mantova, Brescia, Crotone, Civitavecchia, Bussi, Firenze, Val Basento (Località Pisticci), Bologna, Piombino, Milazzo, delegazione “all’Angelus” del S. Padre, Vaticano.

Nel comunicato si legge – Ci rivolgiamo al Governo Italiano, alla maggioranza ed alla opposizione di Camera e Senato, alle Regioni interessate ed alle Istituzioni competenti. Le Magliette Bianche rappresentano cittadini che hanno a cuore la tutela della salute e dell’ambiente in quanto vivono all’interno o in prossimità di territori gravemente inquinati, classificati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dalle Regioni come S.I.N. o S.I.R (Siti Interesse Nazionale o Regionale per le bonifiche da effettuare), oppure in territori in cui gli standard di qualità ambientale comunitari per aria, acqua o suolo potrebbero non essere rispettati. Auspichiamo un’attuazione piena delle leggi esistenti e la creazione di nuove norme nell’ottica di un’efficace tutela della salute, con un ruolo operativo e di coordinamento del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Chiediamo inoltre procedimenti amministrativi e penali rapidi ed efficaci, affinché il principio “chi inquina paga” sia realmente rispettato e siano finanziate le bonifiche anche dalle aziende colpevoli, con ristoro dei danni subiti dalla collettività. L’iniziativa delle “Magliette Bianche” scaturisce dalla voglia di far rinascere i territori dove viviamo facendo leva sulla nostra sensibilità di cittadini colpiti da decenni dall’inquinamento industriale e desiderosi di vivere in ambienti salubri e bonificati, oggi ottenibili con le nuove tecnologie maturate dal progresso scientifico. Siamo semplici cittadini con indosso delle “Magliette Bianche”, prive di qualsiasi ulteriore segno distintivo, che presenziano pacificamente per i loro diritti in luoghi pubblici o a libero accesso ed ognuno può unirsi a noi!

 

Le richieste avanzate dalle Magliette Bianche sono le seguenti:

1) CRONOPROGRAMMA NON DEROGABILE PER BONIFICHE, FINANZIAMENTI E RESPONSABILITA’

  • Partenza delle bonifiche ambientali in tutti i siti SIN d’Italia, senza compromessi o rinvii.

  • Rafforzamento della struttura ministeriale dedicata ai SIN

  • Previsione di obiettivi di breve, medio e lungo periodo, chiari, pubblici, trasparenti e non derogabili in termini di aree bonificate/messe in sicurezza.

  • Stanziamenti delle risorse pubbliche per garantire le bonifiche nei siti “orfani” (cioè dove non è possibile rintracciare chi ha inquinato) per lavori necessari e urgenti da realizzare “in danno” di chi sarà dichiarato colpevole dalla Magistratura.

  • Competenza esclusiva nelle indagini dei NOE, dei Carabinieri-Forestali, delle Capitanerie di Porto se trattasi di aree marine.

2) SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA NEI LEA E CURE GRATUITE

  • Effettuazione rapida dal Ministero della Salute, per il tramite dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS) o dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), di studi epidemiologici di coorte per ogni sito SIN, finalizzati a stabilire eventuali possibili correlazioni tra “cause ed effetti”.

  • Sorveglianza epidemiologica nei LEA anche per i Siti di Interesse Regionale per le bonifiche e nelle altre aree con criticità ambientali conclamate, che non rispettano gli standard comunitari.

  • Tessera sanitaria denominata “Green Card SIN”, gratuita per tutti gli abitanti, pregressi o attuali, vicini od interni ad aree SIN, con screening sanitari a cadenze regolati, per rischi specifici, stabiliti da linee guida predisposte dal Ministero della Salute, specifiche per ogni area SIN.

3) VALUTAZIONE IMPATTO SANITARIO, VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE E SANITA-RIA

  • Gruppo di lavoro congiunto dei ministeri Salute e Ambiente per verificare, con il supporto di organismi pubblici di ricerca ed entro un anno, la sommatoria delle emissioni degli stabilimenti produttivi, ad alto e medio impatto ambientale, presenti all’interno o nelle immediate vicinanze dei SIN.

  • Valutazione effetto cumulo ed effetto sinergico delle emissioni e delle ricadute

  • VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) ed VIIAS (Valutazione Integrata di Impatto Ambientale e Sanitario) per ogni procedura di autorizzazione ambientale

  • Procedure pubbliche sulle verifiche connesse agli impianti a Rischio di Incidente Rilevante e verbali pubblici dei CTR regionali, per Impianti a Rischio di Incidente Rilevante con possibilità di intervento e audizione dei cittadini

4) COORDINAMENTO INTERFORZE PER CONTROLLI SUI REATI AMBIENTALI ED INASPRI-MENTO DELLE PENE

  • Istituzione di Coordinamento Nazionale Interforze, tra NOE, Carabinieri-Forestali, Guardia di Finanza e Guardia Costiera per l’accertamento di reati ambientali

  • programma minimo nazionale di controlli e sorveglianza a campione sui SIN e sui SIR, con particolare riferimento alle bonifiche

  • verifica della corrispondenza tra prescrizioni contenute nei vari procedimenti di carattere ambientale (A.I.A., V.I.A., A.U.A.) ed attuazione dei piani per gli impianti a Rischio di Incidente Rilevante.

  • Inasprimento delle pene per chi commette reati ambientali, frodi o falsificazioni alimentari, con ancora una maggiore tutela del Made in Italy ed una maggiore promozione e tutela delle eccellenze di biodiversità territoriali.

  • Responsabilità penale per chi realizza opere e svolge attività in assenza di V.I.A. o V.Inc.A.

5) CREAZIONE DI UNA “DDA” DELL’AMBIENTE E SEMPLIFICAZIONE ALL’ACCESSO ALLA GIUSTIZIA PER I CITTADINI

  • Specializzazione delle Procure sui reati ambientali, connessi all’inquinamento con creazione di una “Procura Speciale Ambientale”,

  • Normativa “semplificata”, volta a favorire la tutela legale dei cittadini dei SIN.

6) CANCELLAZIONE L’ATTUALE ANALISI DI RISCHIO

  • Abolizione dell’Analisi di Rischio, fissando soglie e limiti certi della Concentrazione Soglia di Contaminazione, adottando un approccio olistico ed ecosistemico, che non guardi esclusivamente all’esposizione umana.

7) CANCELLAZIONE DELL’ART. 242 BIS SULLE PROCEDURE SEMPLIFICATE ED ABOLIZIONE DELLA V.I.A. POSTUMA OD A SANATORIA

  • Cancellazione art. 242 bis sulle procedure semplificate od in subordine, prevedere da parte delle ARPA regionali, almeno un elenco minimo di sostanze da ricercare con controlli a campione sul 20% dei siti nelle fasi preliminari.

  • Abolizione della V.I.A. postuma ed in sanatoria, introdotta dal D. lgs. 104 del 2017.

8) RUOLO DEI COMUNI

  • Ridefinizione della responsabilità dei Comuni per le procedure di bonifica nelle aree inquinate non SIN, con previsione di parametri minimi di personale esperto (geologi; biologi; ingegneri ambientali) per istruire i procedimenti, introducendo l’azione sostitutiva delle regioni per i comuni che non hanno le competenze minime

9) TRASPARENZA, PARTECIPAZIONE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE

  • Accessibilità alla documentazione connessa alle procedure di bonifica nei SIN ed ai monitoraggi ambientali.

  • Pubblicazione integrale e preventiva rispetto alla convocazione delle conferenze dei servizi, senza ricorso all’accesso agli atti per le lungaggini che comporta

  • Applicazione D. lgs. 195 del 2005 sulla trasparenza delle informazioni ambientali attraverso con incontri pubblici informativi sui SIN, sviluppo dei piani di comunicazione, sviluppo di siti WEB dedicati a SIN/SIR e alle bonifiche almeno nelle città capoluogo.

  • Finanziamento statale e regionale di programmi specifici per le scuole e per la cittadinanza dei territori SIN, SIR e dove non sono rispettati gli standard ambientali comunitari.

10) CAMBIAMENTO DELLE POLITICHE PRODUTTIVE

  • Creazione di un piano industriale italiano volto al cambiamento delle politiche produttive, con una normativa che incentivi la realizzazione di prodotti ecosostenibili, venduti in imballaggi esclusivamente compostabili, con progettazione a priori del fine vita.

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Comunicati · News

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