Venerdì 22 Novembre 2024

Il Natale ci sollecita a svegliarci. Padre Franco Moscone: il messaggio di Natale 2019

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“ … Il Natale ci sollecita a svegliarci, chiamando ognuno di noi a diventare uomo e donna di speranza e di giustizia, che con la propria testimonianza di vita retta collabora all’avvento del “Regno di Dio” annunciato a tutti dal Bambino di Betlemme. La Buona Notizia del Natale è più che mai necessaria per tutti, anche per me Vescovo: dobbiamo correre senza sosta o tentennamenti e percorrere le vie di giustizia, fratellanza, pace e legalità. Dobbiamo scommettere che è possibile anche da noi il compiersi della profezia del profeta Isaia perché la nostra terra non può più aspettare, ha fame e sete di giustizia, verità, e pace. Sì, sono davvero “belli sui monti, i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Il tuo Dio regna!» (Is 52,7). E’ importante, guardare alla grotta di Betlemme con l’impegno di conversione, con il desiderio di essere sempre più purificati e solidali, autentici operatori di giustizia e di pace, per contemplare tutto con lo sguardo della fede che produce opere di carità.

Il Natale deve impegnare la nostra esistenza a gettare luce su una società individualista e inquinata, che tenta di mettere in disparte i valori cristiani, che propina una cultura che ignora i deboli, che scarta i più fragili e gli ultimi; deve aiutare a testimoniare quotidianamente la bellezza della cultura cristiana incentrata sul dono, sulla giustizia, sulla pace, che mette in comunione con Dio e con i fratelli, specie gli ultimi.

Invito a fermarsi un po’ davanti al santo Bambino di Betlemme per scoprire che anche il nostro cuore può riempirsi di tenerezza, colmarsi di amore, empatia e misericordia verso il prossimo. Ricordo alcune parole di Papa Francesco sulla speranza cristiana, dono di Dio, che ci fa uscire da noi stessi e ci fa aprire mente e cuore ai fratelli: “che il Signore ci liberi da questa terribile trappola, dall’essere cristiani senza speranza, che vivono come se il Signore non fosse Risorto e il centro della vita fossero solo i nostri problemi” (27 marzo 2016). In Evangelii Gaudium Papa Francesco enuclea “alcune sfide del mondo attuale” con una sorta di sezione dedicata alle “sfide delle culture urbane” (nn. 52-75) in cui al centro dei ‘sogni’ e dei ‘segni’ del Papa c’è sempre una Chiesa in uscita verso la città. Come “discepoli missionari” siamo chiamati a mantenere viva la consapevolezza che Dio è già nelle nostre città e che dà forma e vita a una vera e propria cittadinanza attiva, basata sul rispetto della giustizia e della legalità.

Che il Bambino che nasce illumini l’anima delle nostre amate città garganiche, da Manfredonia a S. Giovanni Rotondo, da Monte Sant’Angelo a Vieste, da Mattinata a Peschici, da Zapponeta fino a Rodi, Vico, Ischitella, Carpino, Cagnano e alle Isole Tremiti! L’augurio è che cresca in ogni battezzato e cittadino “la fame e sete della giustizia per essere operatori di pace”; che tutti possano godere dell’esperienza delle Beatitudini e si rendano conto che “siamo chiamati”, e lo sono realmente, “figli di Dio” (Mt 5, 6ss). In questo modo faremo del nostro Gargano un autentico “Presepe”!

Buona Natale e buon anno 2020!”

Franco MOSCONE crs

arcivescovo

 

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