Sono passati 20 anni dalla morte di Biagio Azzarone coordinatore della Camera del Lavoro di Manfredonia ed è ancora dura da accettare questa realtà. Biagio ci ha lasciato prematuramente.
La vita è strana, la morte lo è di più: arriva quando non ci pensi e anche se lo fai rimani comunque stupito dal suo arrivo.
“Abbiamo perduto una bella persona.
Era coordinatore della Camera del Lavoro di Manfredonia un dirigente sindacale, uno di quelli veri. Uno di quelli che ci mettono prima l’anima e poi la competenza. Era un piacere ragionare con lui, era una mente fine.
Faceva il sindacalista e questo occupava la quasi totalità della sua vita.
Ho conosciuto poche persone così intimamente legate alla loro terra e alla loro comunità. Conosceva tutti e da tutti era riconosciuto.
Lo abbiamo perduto, a conferma che la vita e la morte, talvolta, non hanno un grande senso di giustizia.
Ma lo ricordiamo come uno dei migliori tra noi”. Biagio Azzarone ha lavorato fianco a fianco con tanti sindacalisti. Non era uno al quale si poteva far digerire una tesi a cui non aderiva: era combattivo ed ironico. Non solo con le controparti ma anche al nostro interno.
Ma era una persona splendida con la quale potevi discutere per una giornata e poi andare, con un sorriso, insieme in pizzeria. Aveva passione, determinazione e competenza nella sua attività di sindacalista ma aveva, soprattutto, un grande cuore.
Si occupò di vertenze difficili come Enichem, con lavoratori anche esasperati da situazioni estremamente complesse. Lo ricordo in questo modo, come si può ricordare un amico che ha lasciato un segno tra le persone con le quali è entrato in contatto. Era un amico vero: non aveva un agenda sul quale segnare il dare e l’avere. Dava tutto quello che poteva con coraggio, ironia e fiducia. Dopo 20 anni non ho ancora cancellato il suo numero dall’agenda del telefono: leggere il suo nome mi aiuta a sentirlo ancora vicino”.
un collega sindacalista