“Se sentite di stare nel gusto andate avanti senza alcun timore.” (Nicola Lovecchio)
Ancora una volta gli studenti e le studentesse di Manfredonia scendono in piazza. E fanno sentire la loro voce in una città abituata al peggio e rassegnata al fatto che non avrà mai fine. Qualcuno dirà che lo fanno per saltare una giornata di scuola, qualcun altro dirà che lo fanno perché “gli piace far casino”. Ma certi commenti non scalfiscono neanche, valgono meno del fiato di chi li fa.
Gli studenti e le studentesse scendono in piazza per la Quarta Giornata Mondiale di sciopero per l’Ambiente ed il Clima indetto dalla rete dei Fridays For Future. Ci siamo incontrati intorno alle parole di Greta Thumberg, ci siamo subito riconosciuti. Abbiamo deciso che questo era il momento di prendere parola e di non tornare più in silenzio.
E adesso parliamo noi!
La nostra città è soffocata dalla mancata bonifica del sito Ex-Enichem. Un gigantesco affare per Eni che dopo aver inquinato gestisce la bonifica senza alcun controllo da parte dei cittadini. Vogliamo chiarezza e controllo pubblico. Vogliamo un percorso di bonifica partecipato e sorvegliato dai cittadini. Vogliamo una bonifica vera, che può produrre lavoro per una città affamata dalla disoccupazione.
La nostra città è minacciata dal progetto di mega-deposito gpl targato Energas. Un progetto assurdo e sconsiderato che distruggerà i nostri fondali ed il nostro territorio senza dare nulla alla città. Il solito progetto di una multinazionale speculatrice che mira a fare guadagni per pochi e a lasciare agli altri solo devastazione ed inquinamento. Noi non ci stiamo ed ancora una volta, così come da quattro anni, scendiamo in piazza gridando #NoEnergas.
La nostra è una città ferita ed umiliata, una città a cui l’industria di stato aveva promesso la fine della fame e che invece ancora oggi vive le ferite di una stagione terribile e sciagurata. Lo dicono i dati scientifici sulla salute a Manfredonia, lo dice la presenza di inquinanti nella falda, nei terreni e nella catena alimentare. Ma lo dice anche la disoccupazione spaventosa e l’emigrazione sconcertante in cui vivono i nostri coetanei e le nostre famiglie. Manfredonia è l’immagine di un modello di sviluppo che ha fallito e non ha più niente da dare se non morte e disperazione.
Vogliamo una riconversione verde, vogliamo un lavoro dignitoso, vogliamo una città in cui sia possibile vivere, vogliamo vivere nella nostra terra senza essere costretti a fuggire.
Vogliamo tutto e lo vogliamo subito!
Il corteo di domani partirà alle 9:30 dall’ITE Toniolo